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CRONACA NERA

Vigile urbano di Mortara vicino Pavia morto dopo aver prestato la pistola a un'amica: colpo parte per sbaglio

Il vigile urbano di Mortara, rimasto ucciso in una villetta di Gropello Cairoli, aveva preso servizio da poco. Il colpo mortale è stato sparato dalla pistola che aveva deciso di mostrare a un'amica

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Un agente di polizia locale di 22 anni di Mortara, in provincia di Pavia, è morto dopo essere stato colpito al petto da una pallottola partita dalla sua stessa pistola d’ordinanza. Il giovane aveva prestato l’arma a un’amica per fargliela vedere quando all’improvviso è stato sparato un colpo, pare, per errore.

Vigile urbano colpito dalla sua pistola d’ordinanza

Il dramma è avvenuto nel pomeriggio di venerdì 17 maggio in una villetta di Gropello Cairoli, vicino Pavia, in Lomellina.

La chiamata al numero unico delle emergenze è partita subito ed entro breve i sanitari del 118 hanno raggiunto il posto.

Mortara, luogo di origine e di lavoro del vigile urbano, è un comune di 15.000 abitanti. Gropello Cairoli, dove è avvenuta la tragedia, è un centro di poco più di 4.000 abitanti. Entrambi i comuni si trovano in provincia di Pavia. 

Agente morto in sala operatoria

Dopo essere stato stabilizzato, il 22enne è stato trasportato in codice rosso al Policlinico San Matteo di Pavia.

I medici hanno effettuato un intervento nel tentativo di salvargli la vita, ma le condizioni del giovane erano disperate: il 22enne, che da soli 6 mesi aveva preso servizio a Mortara, è morto in sala operatoria.

Le prime indagini sono state effettuate dai carabinieri di Pavia e di Vigevano, i quali hanno ricostruito la dinamica degli eventi.

Differenze con la morte di Sofia Stefani

Il giorno prima le cronache riportavano il caso della morte di Sofia Stefani, ex vigilessa di 33 anni uccisa ad Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna, da un colpo partito dalla pistola d’ordinanza del 63enne Giampiero Gualandi, ex comandante e attualmente in servizio nel corpo.

L’uomo ha subito sostenuto che il fatto fosse da imputare a un colpo partito per errore mentre stava pulendo la pistola d’ordinanza. Il pubblico ministero, però, contesta all’uomo l’omicidio volontario con le aggravanti dei futili motivi e del legame sentimentale.

Fonte foto: iStock - federico cardaio

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