Video messaggio di Fabio Fazio dopo l'ultima puntata in Rai a Che tempo che fa: il dettaglio alle sue spalle
Nel video messaggio di ringraziamenti di Fabio Fazio sui social è saltato all'occhio il "J'accuse..." alle spalle del conduttore
L’addio di Fabio Fazio alla Rai dopo 40 anni di carriera ha scatenato le reazioni sui social tra chi non ne sentirà la mancanza e chi vede la sua separazione dalla Tv pubblica un duro colpo al pluralismo. Nell’ultima puntata di Che Tempo Che Fa il tema della politicizzazione dell’azienda è stato affrontato dai giornalisti ospiti in studio, da Michele Serra a Marco Damilano, fino alla chiusura con il post scriptum ironico di Luciana Littizzetto che saluta con “Bello, ciao” Matteo Salvini, rispedendo al vicepremier il tweet con il quale aveva liquidato la comica e il presentatore. Ma il giorno dopo la trasmissione in molti si sono accorti di un particolare nel video di ringraziamento di Fabio Fazio mandato sui social.
Il video messaggio di Fabio Fazio
Il conduttore ha pubblicato sul suo account un messaggio di addio al pubblico della Rai (e un arrivederci alla nuova avventura sul nove), ringraziando per “l’ondata di affetto, di commozione ed emozione che mi ha consolato e riscaldato”.
“Grazie di cuore – è stato il saluto affidato ai social di Fabio Fazio – Il nostro rapporto continuerà spero a lungo, ma intanto mi porto via questo ricordo bellissimo dell’abbraccio di tantissime persone che mi hanno seguito e di tantissime persone che erano davanti alla televisione ieri sera” ha detto, concludendo che “se da Marte e da Giove non sono arrivati segnali vorrà dire che cercheremo mondi inesplorati” in riferimento al mancato rinnovo con la Rai.
Ma oltre a quest’ultima allusione non è passato inosservato il manifesto dietro le spalle del presentatore: la prima pagina del quotidiano francese “L’Aurore” con il celebre “J’accuse” di Émile Zola.
Cos’è il “J’accuse”
Il titolo dell’editoriale dello scrittore francese datato 1848 è un’espressione entrata nell’uso corrente della lingua italiana per indicare un’accusa, una denuncia pubblica contro un’ingiustizia.
Zola pubblicò la lettera aperta intitolata “J’accuse…!” contro il presidente della Repubblica Francese dell’epoca Felix Faure, per denunciare pubblicamente i persecutori di Alfred Dreyfus, un ufficiale ingiustamente sospettato di aver passato informazioni segrete all’Impero tedesco e condannato per alto tradimento, ma in realtà vittima di un’ondata di antisemitismo nazionalista in Francia in quanto ebreo alsaziano.
Il messaggio
“Ma l’edizione de L’Aurore con il j’accuse di Zola dietro è POESIA!” nota su Twitter un utente nei commenti sotto il video di Fabio Fazio. “I saluti davanti al J’Accuse di Zola, perché ci vuole classe anche quando dai l’arrivederci (perché sarà un arrivederci). Fatelo vedere a quello di “Ciao belli!” ché a me m’ha bloccato” scrive un altro.
In molti avrebbero infatti visto nella scelta da parte di Fabio Fazio di usare questo articolo come sfondo la volontà di mandare un messaggio subliminale ai vertici della Rai e della politica.