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Video degli insulti tra Gasparri e Renzi in Senato per la frase su Berlusconi e il Mes: La Russa chiede il Var

Ignazio La Russa chiede il Var in Senato dopo le ingiurie di Maurizio Gasparri a Matteo Renzi in Senato: il botta e risposta

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Bagarre in Aula al Senato tra Matteo Renzi e Maurizio Gasparri. Durante il duro intervento del leader di Italia Viva, il capogruppo di Forza Italia avrebbe insultato l’ex premier, rivolgendogli degli insulti, tanto da costringere il presidente di Palazzo Madama, Ignazio La Russa, a chiedere l’intervento del Var, ossia di visionare i filmati della seduta, non essendo presente al momento delle presunte ingiurie. Tutto è partito da una frase di Matteo Renzi su Silvio Berlusconi, durante la discussione sul Mes.

La frase di Renzi e l’insulto di Gasparri

A scatenare la reazione di Gasparri sarebbe stata la frase di Renzi, “avete tradito l’eredità di Berlusconi“, durante un suo intervento sul Mes (il giorno dopo i sottotitoli in tilt durante il discorso di Giuseppe Conte).

Stando a quanto riferiscono fonti dell’opposizione citate dall’Ansa, Gasparri avrebbe detto a Renzi: “Vigliacco, vai a c*****“.

La stretta di mano tra Matteo Renzi e Ignazio La Russa

Il Var chiesto da La Russa

A sollevare il problema è stato Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva: “Intervengo perché durante la dichiarazione di voto di Matteo Renzi si è sentito distintamente, e lo ha sentito tutta l’Aula, una frase ingiuriosa del senatore Gasparri all’indirizzo del senatore Renzi. Per questo chiedo al presidente del Senato di intervenire”.

Così, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, dopo la segnalazione, ha chiesto di ottenere i filmati della seduta, non essendo in Aula al momento delle presunte ingiurie di Gasparri.

Le scuse (e la frecciata) di Gasparri

Gasparri, prendendo poi la parola, ha dichiarato: “Mi scuso per alcune frasi inopportune, ma ricordo che Berlusconi disse: ‘Non voterò il Mes perché non ci facciamo dettare le regole da altri’, e Tajani ha detto più volte che così non va per cui, a parte le scuse, voglio dire a chi vuole dare le lezioni di berlusconismo postumo che noi non le prendiamo da nessuno”.

“Potevano applaudire Berlusconi da vivo – ha concluso -, ma non usare le sue parole distorte e se qualcuno fa calare i voti del suo partito più rapidamente dell’inflazione non è colpa nostra, non se la prenda con gli altri”.

La replica di Renzi

Matteo Renzi ha poi aggiunto che “io ho fatto un intervento politico, Gasparri è semplicemente un cafone”, commentando il botta e risposta avuto in Aula con il capogruppo di FILa chiosa di La Russa

Pace fatta, l’annuncio di La Russa

Dopo il momento di tensione, Ignazio La Russa ha annunciato la pace fatta tra Renzi e Gasparri alla fine della seduta: “Il presidente Renzi si è dichiarato soddisfatto delle scuse di Gasparri e quindi non avrà più seguito, in puro clima natalizio, alcuna discussione. Me l’ha detto lui, giuro”.

Poi ha aggiunto: “Viva Natale, auguri ancora di buon Natale”. E, ammettendo di “aver un po’ forzato la mano”, forse riferendosi allo stile poco rituale, ha concluso dicendo che l’Aula si riunirà di nuovo il 9 gennaio alle 17.

Fonte foto: ANSA
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