Viareggio, 30enne morta di Covid: gli ultimi sms ai medici
Dopo l'appello a vaccinarsi il padre della ragazza ha depositato un esposto in procura per fare chiarezza sulla vicenda
La famiglia di Katia Lamberti, la donna di 30 anni morta a Torre del Lago, frazione di Viareggio, per via di una crisi respiratoria dovuta al Covid-19, non si dà pace e non si ferma all’appello a vaccinarsi lanciato dal padre nei giorni scorsi. Con una denuncia contro ignoti depositata alla procura di Lucca, i parenti vogliono chiarire fino in fondo se, oltre all’assenza del vaccino, la mancanza di cure tempestive possa essere stata l’altra causa del decesso della ragazza. A partire dall’analisi degli sms mandati ai medici poche ore prima di morire nel giorno di Ferragosto, riportati dal Corriere della Sera.
Viareggio, 30enne muore di Covid: il padre deposita un esposto sugli ultimi sms
“Dottoressa ho bisogno urgente di parlarle“, “Stamattina mi sono svegliata molto debole e mi è salita la febbre, cosa devo fare?” e ancora “Appena possibile la prego di richiamarmi” sono alcuni dei messaggi inviati dalla 30enne tra il 10 e il 14 agosto mentre si trovava dentro casa in quarantena, perché risultata positiva al Covid-19, insieme al fidanzato.
“Quando abbiamo riacceso il telefono di mia figlia – ha spiegato il padre di Katia – abbiamo ritrovato oltre 20 telefonate inviate fra il 10 e il 14 agosto ai dottori che avrebbero dovuto occuparsi di lei. Alcune di queste, senza risposta, altre dalla durata anche di 25 minuti. Noi di questo non sapevamo nulla, perché Katia non voleva preoccuparci e all’inizio non ci ha detto esattamente quali fossero le sue condizioni di salute.”
“Ma i dottori, al contrario, ne erano perfettamente a conoscenza: Katia avrebbe dovuto essere ricoverata, ad un certo punto è gonfiata in viso e sulle palpebre, ma non è stata ospedalizzata come invece avevano chiesto lei e il suo compagno” ha raccontato ancora.
Viareggio, 30enne muore di Covid: i dubbi del padre sulla morte della figlia
L’uomo, assistito dall’avvocato Lorenza Calvanese, nell’esposto chiede di verificare la correttezza delle operazioni di soccorso il giorno in cui la figlia ha manifestato la crisi respiratoria che l’avrebbe portata al decesso e inoltre vorrebbe che si accertassero eventuali legami con un intervento di chirurgia estetica al quale Katia si è sottoposta a luglio: “Abbiamo chiesto di acquisire la cartella medica di quella operazione – ha detto infine – perché vogliamo esser certi che non ci sia correlazione con quanto poi accaduto a Ferragosto. Io, personalmente, non credo che Katia sia morta a causa del Covid”.