Via libera al terzo mandato per i sindaci, ma non per tutti: in quali comuni non potranno ricandidarsi
Dal Consiglio dei ministri arriva il via libera al terzo mandato dei sindaci dei piccoli comuni dai 5 ai 15 mila abitanti: decade per quelli più piccoli
Una svolta storica. Il Cdm ha dato il via libera al decreto legge per l’election day, che fissa la data delle elezioni Europee 2024 (8-9 giugno), con possibilità di accorpare amministrative e regionali, ma cambia i limiti di rielezione per i sindaci. Quelli dei piccoli comuni, tra i 5 mila e i 15 mila abitanti, potranno infatti ricandidarsi per un terzo mandato. Sotto i 5 mila, invece, anche il limite dei tre mandati è eliminato.
- La storia dei mandati dei sindaci negli ultimi 30 anni
- La svolta in Cdm: via libera al terzo mandato
- L'entusiasmo di Calderoli e della Lega
La storia dei mandati dei sindaci negli ultimi 30 anni
Dal 1993, da quando i sindaci italiani sono eletti direttamente dai cittadini, ma con un vincolo: si può (o, meglio, si poteva) governare per due mandati (con alcune eccezioni).
Dopo un periodo iniziale in cui ogni mandato è durato 4 anni, con l’articolo 51 del decreto legislativo 267/2000 il limite si era alzato a 5 anni.
Con la legge Delrio, si è poi alzato il limite a tre mandati, ma solo per i comuni fino a 3 mila abitanti: dal 2022, però, una modifica ha avanzato il limite legato alla popolazione, spingendolo fino a 5 mila abitanti.
La svolta in Cdm: via libera al terzo mandato
Giovedì 25 gennaio, col via libera del Consiglio dei ministri (Cdm), la svolta storica.
Approvato il terzo mandato per i sindaci dei piccoli comuni tra 5 mila e 15 mila abitanti.
C’è di più: il limite del terzo mandato cade per i comuni sotto i 5 mila abitanti.
L’entusiasmo di Calderoli e della Lega
A intestarsi la vittoria è stata immediatamente la Lega.
Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine del Cdm ha dichiarato il via libera al terzo mandato “è il coronamento di un’altra storica battaglia della Lega, nell’interesse dei territori e dei cittadini”.