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Via libera al terzo mandato per i sindaci, ma non per tutti: in quali comuni non potranno ricandidarsi

Dal Consiglio dei ministri arriva il via libera al terzo mandato dei sindaci dei piccoli comuni dai 5 ai 15 mila abitanti: decade per quelli più piccoli

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Una svolta storica. Il Cdm ha dato il via libera al decreto legge per l’election day, che fissa la data delle elezioni Europee 2024 (8-9 giugno), con possibilità di accorpare amministrative e regionali, ma cambia i limiti di rielezione per i sindaci. Quelli dei piccoli comuni, tra i 5 mila e i 15 mila abitanti, potranno infatti ricandidarsi per un terzo mandato. Sotto i 5 mila, invece, anche il limite dei tre mandati è eliminato.

La storia dei mandati dei sindaci negli ultimi 30 anni

Dal 1993, da quando i sindaci italiani sono eletti direttamente dai cittadini, ma con un vincolo: si può (o, meglio, si poteva) governare per due mandati (con alcune eccezioni).

Dopo un periodo iniziale in cui ogni mandato è durato 4 anni, con l’articolo 51 del decreto legislativo 267/2000 il limite si era alzato a 5 anni.

Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie

Con la legge Delrio, si è poi alzato il limite a tre mandati, ma solo per i comuni fino a 3 mila abitanti: dal 2022, però, una modifica ha avanzato il limite legato alla popolazione, spingendolo fino a 5 mila abitanti.

La svolta in Cdm: via libera al terzo mandato

Giovedì 25 gennaio, col via libera del Consiglio dei ministri (Cdm), la svolta storica.

Approvato il terzo mandato per i sindaci dei piccoli comuni tra 5 mila e 15 mila abitanti.

C’è di più: il limite del terzo mandato cade per i comuni sotto i 5 mila abitanti.

L’entusiasmo di Calderoli e della Lega

A intestarsi la vittoria è stata immediatamente la Lega.

Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine del Cdm ha dichiarato il via libera al terzo mandato “è il coronamento di un’altra storica battaglia della Lega, nell’interesse dei territori e dei cittadini”.

Fonte foto: ANSA

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