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Verme Loa Loa nell'occhio, paziente salvato dalla rara malattia a Padova: di cosa si tratta e i sintomi

Un paziente si è recato in ospedale con un verme nell'occhio: più unica che rara la Loa Loa, malattia diagnosticata dai medici di un pronto soccorso in provincia di Padova

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

È giunto in ospedale con la loiasi, un’infezione provocata dal verme parassita Loa Loa. Rarissima la malattia portata all’attenzione dei medici del Pronto soccorso, del reparto di Oculistica dell’ospedale di Camposampiero (Padova) e dell’Uoc Laboratorio Analisi dell’Usl 6.

Cos’è il verme Loa Loa

Il verme Loa Loa è un parassita dal corpo cilindrico e filiforme, trasmesso all’uomo da una puntura di tafano. Vive esclusivamente nelle foreste pluviali dell’Africa occidentale e centrale.

Rarissimo, dunque, imbattersi in Europa in un caso di loiasi, tanto che i dottori del Vecchio Continente conoscono la malattia per lo più unicamente attraverso i manuali di medicina. Per questo l’infezione trattata dai sanitari del Padovano ha avuto il carattere dell’eccezionalità.

Il paziente e l’intervento

Il paziente, di origine camerunense, si era recato al Pronto soccorso riferendo di sentire che qualcosa si muoveva nel suo occhio. L’uomo mostrava inoltre iperemia congiuntivale, lacrimazione, prurito ed edemi a caviglie e polsi.

I medici del pronto soccorso di Camposampiero hanno inviato il paziente alle cure degli specialisti di Oculistica diretti dal dottor Marco Tavolato.

L’équipe ha eseguito l’intervento chirurgico rimuovendo il verme dall’interno dell’occhio, dopo averlo localizzato e addormentato.

Le indagini del team dell’Uoc Laboratorio Analisi, diretto da Anna Maria Leo, hanno confermato l’ipotesi iniziale: il verme estratto apparteneva effettivamente alla famiglia Loa Loa.

Il prelievo di sangue fatto al paziente ha evidenziato tracce di microfilarie (vermi femmina adulti), appartenenti proprio alla famiglia Loa Loa.

Un altro dettaglio che rende il caso eccezionale è il fatto che l’uomo non rientrava in Africa da 9 anni. Quello del paziente camerunense si è rivelato fra i più longevi casi di loiasi descritti dalla letteratura scientifica.

Il premio

Data la rarità della diagnosi, l’Uoc Laboratorio Analisi dell’Usl 6 si è aggiudicato il primo premio nella categoria “poster” nell’ambito del 56° Congresso Nazionale SIBioC (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica) Medicina di Laboratorio.

Fonte foto: 123RF

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