Verbania, funivia del Mottarone precipita: 14 i morti

Tragedia a Verbania dove nella mattinata di domenica 23 maggio si è verificato un incidente mortale lungo la linea della funivia Stresa-Alpino Mottarone, che è da poco stata rimessa in funzione. La fune dell’impianto ha ceduto quasi in vetta – a 100 metri prima dell’ultimo pilone – ossia in uno dei punti più alti, dove la struttura corre più staccata da terra. Una cabina si è staccata, causando numerose vittime. Ne dà notizia l’Ansa.

Incidente mortale in funivia, il bilancio delle vittime

Da quanto emerso erano quindici le persone all’interno della cabina precipitata. L’ultimo bilancio parla di quattordici vittime accertate, tra le quali uno dei due bambini trasportati in condizioni disperate a Torino.

Al momento sono in corso gli interventi delle squadre di soccorso. Dal Piazzale Lido, in frazione Carciano di Stresa, in riva al lago di fronte all’Isola Bella, la funivia con un tragitto della durata di 20 minuti, raggiunge quota 1491 metri. Chiusa nel 2014 per garantirne una revisione generale, il 13 agosto 2016 è stata inaugurata la riapertura.

Walter Milan, del soccorso alpino, raggiunto telefonicamente da Rai News, ha parlato di “situazione devastante”. L’uomo è sul luogo della tragedia: “Sicuramente la cabina è caduta da un punto alto, adagiandosi ai piedi di un bosco con alberi molto alti. Naturalmente è distrutta, accartocciata, visto il punto da dove è precipitata”.

Due bambini feriti: trasportati in gravi condizioni

I due bambini feriti, che avrebbero 9 e 5 anni, sono stati trasportati “in gravi condizioni” con l’elisoccorso all’ospedale di Torino, in codice rosso. Secondo gli ultimi aggiornamenti il più grande non ce l’ha fatta.

Secondo quanto ricostruito dal Corriere della sera, era arrivato all’ospedale Regina Margherita e dopo essere stato rianimato per oltre sei minuti era stato sottoposto a Tac per accertare eventuali danni cerebrali, per poi essere intubato.

L’altro bambino, il più piccolo, sarebbe cosciente: anche lui ricoverato in condizioni critiche per i traumi riportati al cranio, all’addome, al torace e delle fratture alle gambe, avrebbe rivolto alcune parole in italiano ai medici.

La funivia Stresa-Mottarone arriva a 1500 m di altitudine

La funivia inizia il suo percorso da Stresa, sulla sponda piemontese del lago Maggiore, e raggiunge una montagna sovrastante in un punto panoramico a circa 1.500 metri di altitudine. La struttura è una meta molto frequentata dai turisti sia in estate che in inverno; è stata riaperta al termine del secondo lockdown ed era stata sottoposta a lavori di ristrutturazione nel 2016.

Nella fattispecie era stata fatta anche una magnetoscopia sulle funi, ossia un’analisi ai raggi x per verificarne la sicurezza. Le cabine erano state esaminate. Quindi smontate, ricondizionate e rimontate con impianto acustico e videocamera di sorveglianza a bordo. I lavori di revisione tecnica hanno avuto un costo di 4 milioni e 400 mila euro, erogati dalla Regione Piemonte, dal Comune di Stresa, e dalla società di gestione.

Il cordoglio di Mario Draghi

“Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico incidente della funivia Stresa- Mottarone. Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare rivolto ai bimbi rimasti gravemente feriti e ai loro familiari”. Lo ha detto il premier Mario Draghi che segue ogni aggiornamento in costante contatto con il ministro delle Infrastrutture e Mobiità Sostenibili Enrico Giovannini.

Il messaggio di Mattarella: “Profondo dolore”

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto comunicare il suo cordoglio per la vicenda: “Il tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone suscita profondo dolore per le vittime e grande apprensione per quanti stanno lottando in queste ore per la vita. Esprimo alle famiglie colpite e alle comunità in lutto la partecipazione di tutta l’Italia” ha scritto tramite una nota del Quirinale.