Funivia Stresa-Mottarone: le ipotesi sulle cause dell'incidente
Una commissione d'inchiesta istituita dal ministero dei Trasporti è al lavoro per accertare i motivi dell'incidente
Perché la cabina della funivia Stresa-Mottarone è precipitata? È la domanda alla quale dovranno rispondere gli inquirenti al lavoro sull’incidente che ha provocato 14 vittime, avvenuto sul montagna tra il Lago Maggiore e quello d’Orta, nella provincia Verbano-Cusio-Cossola. La causa sarebbe stata il cavo portante tranciato all’improvviso, come ha ipotizzato la sindaca di Stresa Marcella Severino, oppure l’uscita del cavo dagli alloggiamenti dei piloni dell’impianto, non più capace di sostenere il peso di 15 persone?
Come spiega ‘IlMessaggero’ ogni cabina agganciata al cavo portante è mossa dal cavo traente, indipendente da quello principale. Inoltre sempre secondo il quotidiano romano il cavo portante d’acciaio è spesso accompagnato da un secondo di sicurezza e in generale le funivie italiane sarebbero tra le più controllate al mondo.
Funivia Stresa-Mottarone: istituita una commissione d’inchiesta
Il governo ha incaricato una commissione d’inchiesta per indagare sulle cause dell’incidente: “Il Ministero ha già avviato le procedure per istituire una commissione su quanto accaduto e ha già avviato le verifiche sui controlli che sono stati svolti nel passato sull’impianto”, ha detto il ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini.
Sulla dinamica la sindaca di Stresa Marcella Severino ha riportato il racconto di due testimoni oculari: “Due escursionisti hanno sentito un grosso fischio e hanno visto che questa cabina che stava arrivando in vetta si è messa di colpo a retrocedere velocemente, poi ha preso un pilone ed è sbalzata, ha fatto due balzi sul terreno scosceso e si è fermata contro degli abeti”.
“Per ora procediamo per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, dobbiamo verificare anche la fattispecie dei reati di attentato alla sicurezza dei trasporti, anche in base alla natura pubblica o meno dell’impianto” ha dichiarato il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi.
“L’intera area è stata posta sotto sequestro cominceremo dai rilievi tecnici per accertare le cause dell’incidente” ha detto al termine del sopralluogo sul Mottarone.
Funivia Stresa-Mottarone: la nota dell’azienda di manutenzione
Appresa la notizia l’azienda che si occupa della manutenzione dell’impianto, la Leitner di Vipiteno, ha espresso “profondo dolore” per la tragedia e in una nota ha spiegato che “l’ultimo controllo magnetoscopico della fune è stato effettuato a novembre del 2020 e gli esiti dello stesso non hanno fatto emergere alcuna criticità”
“Il pensiero più profondo e commosso della nostra azienda, che rimane a completa disposizione assieme ai propri tecnici per cercare di individuare al più presto le cause della immane tragedia, va alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie e a tutte le comunità coinvolte” ha dichiarato Anton Seeber, presidente di Leitner.
“La revisione generale – prosegue la Leitner in una nota – che consiste in una severa revisione dell’intero impianto, dalle cabine ai carrelli, agli argani e alle apparecchiature elettriche, era stata realizzata nell’agosto del 2016. Da allora, ogni anno a novembre, si sono succeduti con regolarità i controlli alle funi. Sempre con esito positivo”.
Nell’impianto di Stresa-Mottarone Leitner ha “in carico la manutenzione straordinaria e quella ordinaria, mentre i controlli giornalieri e settimanali di esercizio fanno capo alla società di gestione Ferrovie del Mottarone“, si chiarisce nella nota dell’azienda.
“Tutte le funi degli impianti sono sottoposte a controlli visivi frequenti. Bisogna essere certi dell’integrità di tutta la fune, anche della parte interna. Per questo motivo, secondo i piani di manutenzione, le funi sono sottoposte a un controllo magnetoscopico” è ancora la spiegazione dell’azienda
“In pratica, la fune viene sottoposta a un campo magnetico con uno speciale toroide: l’analisi dell’onda elettromagnetica di ritorno permette di evidenziare eventuali anomalie da indagare. Al termine del controllo, il risultato viene validato dall’Ustif, Ufficio speciale trasporti a impianti fissi” scrivono infine dalla Leitner.