Vannacci provoca dopo il Pride: "Ho messo la camicetta rosa per festeggiarli, magari qualcuno mi ha votato"
Roberto Vannacci attacca il Pride: "È una manifestazione esibizionista"
“È una manifestazione esibizionista”. Roberto Vannacci torna ad attaccare la manifestazione del Pride che si è tenuta sabato 15 giugno a Roma e in altre città italiane. E provoca: “per festeggiarli mi sono messo addirittura la camicetta rosa“.
- Vannacci provoca dopo il Pride: "Sono ossessionati"
- "Ho messo la camicetta rosa per festeggiarli"
- Vannacci contro il Pride
Vannacci provoca dopo il Pride: “Sono ossessionati”
Ospite di Giuseppe Brindisi a Zona Bianca su Rete 4, il generale Roberto Vannacci, eletto al Parlamento europeo con la Lega di Salvini, torna a parlare del Pride e di qualche cartello a lui dedicato durante la manifestazione a Roma.
“Sono ossessionati – ha detto – pensano a me anche quando stanno celebrando la loro differenza, quindi li ringrazio, magari qualcuno di loro mi ha anche votato“.
“Ho messo la camicetta rosa per festeggiarli”
Secondo Vannacci il Pride è “una manifestazione esibizionista“, “qual è la necessità di sfilare mezzi nudi?”.
“Normalmente alle manifestazioni si sfila in questa maniera? Cosa hanno bisogno di dimostrare? Per quale motivo esibiscono queste eccentricità? Sono loro stessi – continua – che si definiscono eccentrici, non capisco bene dove si voglia andare”.
Ancora Vannacci: “Io per festeggiarli mi sono messo addirittura la camicetta rosa, però non mi sono presentato davanti alle telecamere col petto nudo”.
Vannacci contro il Pride
Stessi concetti già espressi in passato e ribaditi in una intervista al format Antigone: “Quella che critico è l’ostentazione esibizionista di questo gusto, che spesso tende a prevaricare quello che invece è il buonsenso della maggioranza”.
“Ci sarebbe da chiedersi – ha detto – perché si vogliono mettere in mostra. Il gay Pride dice di rivendicare dei diritti, ma anche su questo bisognerebbe discutere. I diritti non sono differenziati, i diritti sono per tutti”.
Vannacci ha parlato anche delle polemiche, “pretestuose” a suo dire, sui richiami alla Decima Mas: Si sta parlando di un’unità che lo Stato italiano formalmente riconosce come un’unità gloriosa”.
“Sono degli eroi – ha detto -. Invece, i detrattori hanno subito preso la palla al balzo per considerare un’altra X Mas, che è quella successiva all’8 settembre”.