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Valanga a Livigno, morto un uomo di 35 anni: si era allontanato dal gruppo con cui prativa sci alpinismo

Tragedia a Livigno, dove un uomo di 35 anni è rimasto ucciso da una valanga che lo ha travolto in località Vallaccia

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Tragedia a Livigno. Una valanga si è staccata in località Vallaccia, nel territorio del comune in provincia di Sondrio, travolgendo un uomo di 35 anni che stava praticando sci alpinismo isolato dal gruppo con cui stava scalando.

La valanga di Livigno

Attorno alle 12:40 di domenica una valanga si è staccata in località Vallaccia a Livigno, nota zona sciistica in provincia di Sondrio, al confine con la Svizzera. La neve ha lambito un gruppo di sciatori che stava praticando sci alpinismo.

Da questo gruppo si era però staccato un uomo di 35 anni che è stato travolto dalla valanga. Immediatamente i compagni dell’uomo hanno chiesto aiuto al soccorso alpino, ma non è stato possibile fare nulla.

Livigno, dove si è staccata la valanga

Secondo le ricostruzioni dei soccorritori non sarebbero ancora chiare le ragioni per cui l’uomo si sia staccato dal gruppo con cui stava praticando sci alpinismo. Sono stati i militari del soccorso alpino della guardia di finanza a ritrovare il corpo.

Il tentativo di soccorso allo sciatore

Proprio il Sags (soccorso alpino della guardia di finanza) è stato il primo a intervenire in località Vallaccia a Livigno, quando il gruppo di sciatori ha dato l’allarme vedendo il compagno isolato travolto dalla valanga.

Da subito si è capito che le operazioni di soccorso sarebbero state complicate. Al Sagf si sono affiancati i vigili del fuoco che hanno chiesto l’intervento degli elicotteri. Due mezzi si sono quindi alzati in volo da Bergamo e da Bolzano per provare a salvare la vita allo sciatore.

Il pericolo valanghe a Livigno

Negli ultimi giorni le temperature sul Nord Italia si sono alzate sensibilmente oltre la media stagionale. Le belle giornate hanno però aumentato anche il rischio di valanghe, come quella avvenuta a Livigno.

Stando al bollettino regionale, la zona della Alpi Retiche, dove si trova la località sciistica, sarebbe classificata a pericolo 3 su 5. Un rischio che aumenta più si sale di quota, con tutti i luoghi sopra i 2.000 metri indicati come pericolosi.

Il gruppo di sciatori da cui si era staccato l’uomo di 35 anni rimasto ucciso nella valanga della vigilia di Natale si trovava proprio poco oltre i 2.000 metri di quota.

Fonte foto: 123RF

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