Vaccino obbligatorio, Sileri fissa la soglia. Sgarbi sbotta
Il viceministro Sileri ha parlato dell'obbligatorietà del vaccino anti-Covid. Sullo stesso tema ha detto la sua anche Vittorio Sgarbi
Il tema dell’obbligatorietà del vaccino anti-Covid sta tenendo banco, nelle ultime settimane, in vista della grande campagna vaccinale prevista per gennaio. Al momento il governo ha allontanato l’ipotesi di imporre la somministrazione del vaccino alla popolazione; ma sul tema si è espresso anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri fissando la soglia minima di popolazione vaccinata, al di sotto della quale si renderà necessario optare per l’obbligatorietà.
Sileri: “Sotto il 30% della popolazione vaccinata scatterà l’obbligo”
Parlando ad Agorà, su Rai 3, il viceministro ha detto: “Io credo che la popolazione richiederà il vaccino e non ci saranno problemi. Ma se dopo un anno si sarà vaccinato solo il 30% della popolazione, allora qualche forma di obbligatorietà sarà necessaria, per fermare il virus”.
“Se oggi c’è qualche no-vax secondo il quale il vaccino non serve dopo 60-70mila morti, e a mio avviso saranno ancora di più fino a quando si arriverà a una protezione di gregge, mi dispiace per lui”, ha poi sottolineato Sileri.
Vaccino Covid, Sgarbi: “No all’obbligo, sì a limitazioni”
In merito alla posizione espressa da Sileri, l’Adnkronos ha chiesto un parere a Vittorio Sgarbi, il quale ha precisato: “È chiaro che imporre l’obbligo di vaccinazione è anticostituzionale e inaccettabile. Porre delle condizioni, delle limitazioni, a chi non lo farà invece lo trovo giusto”.
No all’obbligo, sì a limitazioni per chi non è vaccinato: questa è in sostanza la linea proposta da Sgarbi. “Ad esempio – ha osservato – se non fai il vaccino non può andare in Tanzania, non puoi entrare in un museo o al cinema. Sono sicuro che Sileri volesse dire questo, lo chiamerò per conferma”.
Per Sgarbi, come per Sileri, quella ipotizzata è una soglia facilmente raggiungibile: “Il piano vaccinazione avrà riscontri molto più ampi, visto che il 65% degli italiani è favorevole. Semmai il 30% sarà la percentuale delle persone che non se lo farà, non il contrario”, ha chiosato Sgarbi.