Vaccini, caos a Codogno: in 100 chiamati all'hub ancora chiuso

Non solo il caso Aria, la società che gestisce le prenotazioni per i vaccini: la gestione della campagna vaccinale anti covid in Lombardia resta complicata, anche dopo la sostituzione dell’assessore al Welfare Giulio Gallera con Letizia Moratti. Il caos ha coinvolto anche Codogno, la cittadina della Bassa lodigiana simbolo del Covid.

Nella giornata di martedì oltre cento anziani si sono presentati al palazzetto dello sport, trasformato in hub vaccinale, per ricevere la prima dose del vaccino. Ma ad aspettarli hanno trovato solo alcuni operai che stanno effettuando gli ultimi lavori in vista dell’apertura ufficiale.

Il centro vaccinale era chiuso, con l’apertura prevista nella giornata di oggi con tanto di visita dell’assessore regionale alla Protezione civile Pietro Foroni. Un centinaio di anziani, però, avevano ricevuto via sms la convocazione per martedì 23 marzo al nuovo centro vaccinale di Codogno.

A commettere l’errore questa volta sarebbe stata l’Asst di Lodi, che ha comunicato alla piattaforma regionale la data sbagliata per l’entrata in funzione del nuovo centro vaccinale.

“Sono stato avvertito dal direttore generale dell’Asst Salvatore Gioia che era costernato per l’errore”, ha detto al Corriere della Sera il sindaco di Codogno Francesco Passerini.

Azienda sanitaria, Comune e Protezione civile si sono quindi attivati per trasferire le persone già in attesa al palasport al centro vaccinale dell’ospedale cittadino. E avvertendo gli altri convocati dell’errore e del cambio di destinazione.

Nonostante i disagi e le inevitabili proteste, alla fine della giornata tutte le persone che erano state convocate al palazzetto chiuso sono state vaccinate.