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CRONACA NERA

Una sfida per TikTok dietro la morte di Aaron Engl, boscaiolo semi decapitato in Val Pusteria: la nuova pista

Tra le ipotesi della morte di Aaron Engl emerge la sfida TikTok. Gli agenti cercano conferme sul cellulare, tra foto, video e profili social

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Non sono state ancora chiarite le dinamiche e le responsabilità dietro la morte di Aaron Engl. Esistono delle ipotesi, ma gli inquirenti stanno ancora lavorando alla ricerca di prove per confermarle. Una nuova pista è stata aperta da una dichiarazione spontanea: il giovane potrebbe essere morto per una sfida da caricare su TikTok.

Ipotesi sfida TikTok

Nell’incertezza di cosa è accaduto domenica 18 agosto, spunta una nuova ipotesi. Aaron Engl stava registrando una sfida per TikTok? Non sarebbe il primo che monta un cavalletto per riprendersi in sfide pericolose e non sarà l’ultimo.

Sui social sono molto seguite le sfide, soprattutto se a farle sono esperti e le acrobazie riescono in tutta la loro spettacolarità. È quindi possibile che il giovane, quasi decapitato dalla motosega, stesse provando un numero da ripetere in video per i social?

Aaron Engl è stato trovato senza vita a Terento, in Val Pusteria

Nessuna sfida all’ultimo sangue, ma solo una vetrina per le proprie capacità. Questa potrebbe essere la pista da seguire. Le prove non sono neanche difficili da individuare e gli agenti ci stanno lavorando: si sta verificando la presenza o la cancellazione di foto e video dal cellulare e si stanno ispezionando i social di Engl per capire se tali sfide fossero tra le sue ricerche comuni.

Parla un altro boscaiolo

L’ipotesi della sfida, non per forza per TikTok, sarebbe supportata da una sottocultura di prove che i boscaioli fanno da sempre. Il giovane era un esperto e, come tanti altri, non era nuovo nel mettersi in mostra per le sue capacità.

Un altro taglialegna, che ha partecipato alla festa di Fiemme, ha raccontato che di prove ufficiali e prove goliardiche è piena la sottocultura dei boscaioli.

Ci sono gare come quelle del taglio del tronco a mano o l’abbattimento del palo con motosega. Ci sono anche prove più goliardiche, e che non sono affatto semplici. Proprio di queste sono piene i social.

Tutto ciò che sappiamo

La morte di Aaron Engl è ancora un mistero da risolvere, un puzzle senza alcuni mezzi. Tutto ciò che sappiamo non è abbastanza per dire con certezza come il giovane abbia perso la vita. Una cosa è certa: la motosega è compatibile con il taglio che lo ha quasi decapitato.

L’autopsia ha confermato la morte tra le 5 e le 6 del mattino di domenica 18 agosto. La sera precedente Engl era stato a una festa ed era tornato a Terento in taxi con alcuni amici.

Al momento del ritrovamento non indossava abiti da lavoro, ma gli stessi abiti della festa: jeans e scarpe non sporche di sangue. Tracce sono invece state ritrovate nel fuoristrada, dove non sembrava essere stato da solo.

Fonte foto: ANSA/Social di Aaron Engl

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