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Mostro di Firenze, novità sulla "pista sarda": il cadavere di Francesco Vinci sarà riesumato, poi il test Dna

Il test del Dna sul cadavere potrebbe portare a una svolta sul caso del Mostro di Firenze: la famiglia non è sicura che si tratti di Francesco Vinci

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Nuovo sviluppo nella vicenda del Mostro di Firenze: la famiglia di Francesco Vinci avrebbe ottenuto l’autorizzazione per la riesumazione del suo cadavere, ritrovato carbonizzato nel 1993 nella campagna di Pisa. L’obiettivo è determinare se il corpo appartenga effettivamente a Vinci, attraverso un’analisi del Dna.

Mostro di Firenze, il cadavere di Vinci sarà riesumato

Questo nuovo capitolo si inserisce nel lungo percorso di indagini e misteri che ruotano attorno a una delle figure legate alla cosiddetta “pista sarda“.

Francesco Vinci fu trovato ucciso e carbonizzato nel 1993 insieme al pastore Angelo Vargiu, ma la moglie e i figli hanno sollevato dubbi sulla vera identità del cadavere.

Vinci mostro di Firenze pista SardaFonte foto: IPA

Alessandro Vinci negli anni ’80

 

Come riportato da Ansa, la famiglia, attraverso il criminologo e investigatore privato Davide Cannella, avrebbe ottenuto l’autorizzazione comunale per riesumare il corpo e sottoporlo a un confronto genetico con il Dna dei familiari.

Se il test confermerà l’identità di Vinci, il caso potrebbe chiudersi definitivamente. Tuttavia, se il Dna rivelasse che il corpo non è di Vinci, si aprirebbe uno scenario inquietante: Francesco Vinci potrebbe essere ancora vivo o vittima di altre circostanze ignote.

La pista sarda

Francesco Vinci era un personaggio centrale nella cosiddetta “pista sarda”, una delle teorie seguite dalla procura di Firenze per spiegare i delitti del Mostro di Firenze negli anni ’80.

Vinci, originario di Villacidro in Sardegna, fu arrestato nel 1982 come sospettato dei delitti delle coppiette, ma venne rilasciato l’anno successivo dopo che l’omicidio dei ragazzi tedeschi a Giogoli avvenne mentre lui era in carcere.

Nonostante la sua scarcerazione, la figura di Vinci rimase a lungo nel mirino delle indagini e fu al centro di diverse speculazioni investigative.

L’importanza del Dna

Il duplice omicidio di Vinci e Vargiu, avvenuto nel 1993, non è mai stato risolto, e gli inquirenti potrebbero considerare l’ipotesi di utilizzare il Dna riesumato per altre comparazioni all’interno delle indagini sul Mostro.

Il coinvolgimento di Francesco Vinci nella vicenda del Mostro rimane controverso, ma questa nuova verifica scientifica potrebbe portare nuove risposte o sollevare ulteriori interrogativi su una delle pagine più oscure della cronaca nera italiana.

mostro-di-firenze-vinci Fonte foto: IPA
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