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CRONACA ESTERA

Un uomo è morto per l'ameba mangia cervello, l'infezione da Naegleria fowleri forse contratta nuotando

In Georgia un uomo è morto per infezione da ameba mangia cervello. Il parassita Naegleria fowleri vive in acque calde, dolci e stagnanti

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Un uomo in Georgia, nel Sud-Est degli Stati Uniti, è morto a causa dell’ameba mangia cervello. Ne ha dato notizia il locale Dipartimento della sanità pubblica.

Uomo ucciso dall’ameba mangia cervello

“È morto per un’infezione da Naegleria fowleri, che distrugge il tessuto cerebrale, causando gonfiore del cervello e di solito il decesso”, ha reso noto il Dipartimento.

I medici hanno aggiunto che la vittima si è probabilmente infettata nuotando in uno stagno o in un lago d’acqua dolce.

Le notizie che riguardano la morte a causa dell’ameba mangia cervello destano sempre clamore, ma fortunatamente si tratta di casi assai rari.

Il nome scientifico dell’organismo unicellulare comunemente definito “ameba mangia cervello” è Naegleria fowleri.

Ameba mangia cervello: i sopravvissuti

Sono solo 154 i casi confermati dal 1962 al 2021, anche se l’indice di mortalità è altissimo e le persone che riescono a sopravvivere (solo 5) possono riportare danni permanenti e gravissimi.

È di metà luglio la notizia di un 14enne riuscito a sopravvivere all’ameba mangia cervello.

Il ragazzino è rimasto paralizzato e ora riesce a esprimersi unicamente sollevando un sopracciglio. Il fatto è avvenuto in Florida.

Sempre in Florida un uomo è morto lo scorso marzo per infezione da ameba mangia-cervello contratta dall’acqua del rubinetto.

Secondo le informazioni riportate dal Cdc degli Stati Uniti (Center for desease control and prevention), la Naegleria fowleri si trova comunemente in acqua dolce e calda, come laghi, fiumi e sorgenti termali, ma si trova anche nel suolo e raramente in piscine poco clorate.

I sintomi dell’ameba mangia cervello

È una sola la specie di Naegleria che infetta le persone: la Naegleria fowleri.

Il parassita infetta gli ospiti quando questi nuotano. Il passaggio verso il cervello avviene attraverso il naso. Per questo diverse associazioni negli Usa stanno promuovendo l’utilizzo dei tappi per le narici.

Il tessuto cerebrale viene distrutto da un’infezione definita meningoencefalite amebica primaria.

L’infezione può verificarsi anche quando il naso entra in contatto con acqua di rubinetto contaminata.

Bere acqua contaminata invece non espone al contagio.

L’infezione avviene generalmente nei mesi estivi poiché il parassita ama il caldo. L’infezione, poi, non è trasmissibile da persona a persona.

I sintomi iniziali dell’infezione da Naegleria fowleri possono essere simili a quelli della meningite batterica.

Generalmente i primi sintomi iniziano circa 5 giorni dopo l’infezione, ma possono manifestarsi anche in un arco che va da 1 a 12 giorni.

I sintomi possono includere mal di testa, febbre, nausea o vomito. I sintomi successivi possono includere torcicollo, confusione, mancanza di attenzione alle persone e all’ambiente circostante, convulsioni, allucinazioni e coma.

La morte di solito arriva al quinto giorno. Ma l’arco di mortalità, più raramente, può andare da 1 a 18 giorni.

Fonte foto: iStock - Dr_Microbe / 4maksym

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