Un morto dopo gli spari al bar a Frosinone, arrestato un 23enne albanese: ricercati altri tre complici
Un 23enne di origini albanesi è stato arrestato con l'accusa di aver aperto il fuoco contro una banda rivale in un bar di Frosinone
C’è un arresto per la sparatoria avvenuta nella sera di sabato 9 marzo a Frosinone, in un bar del centro. A finire in manette è un 23enne albanese, accusato di aver aperto il fuoco su altri connazionali. Ricercati altri tre, identificati dalla polizia che si è messa sulle loro tracce nelle notte.
- Arrestato un 23enne dopo gli spari al bar
- Tre ricercati dopo l'agguato a Frosinone
- La dinamica della sparatoria e le ipotesi
Arrestato un 23enne dopo gli spari al bar
La Polizia ha arrestato nella notte un cittadino albanese di 23 anni, Mikea Zaka, accusato di essere l’autore degli spari al bar Shake di Frosinone in via Aldo Moro. Mentre le indagini per stabilire il movente sono ancora in corso, le forze dell’ordine sono giunte al giovane al quale sono contestati i reati di omicidio premeditato e triplice tentato omicidio.
Portato in questura nella notte, il giovane è colui che, secondo gli inquirenti, avrebbe aperto il fuoco contro le cinque persone colpite dagli spari. Agli agenti, il 23enne ha detto che la pistola non era la sua ma di uno del gruppo entrato nel locale ed al quale lui sarebbe riuscito a strappare di mano l’arma.
Il giovane, tra l’altro, avrebbe confessato che il movente del delitto sarebbe legato ad una donna contesa.
Ma è una versione alla quale la polizia non crede e sulla quale sono in corso approfondimenti. E non avrebbe agito da solo.
Tre ricercati dopo l’agguato a Frosinone
Gli investigatori, infatti, avrebbero identificato altre tre persone che attualmente sarebbero ricercate.
I tre, secondo la procura, sarebbero complici del 23enne che ha aperto il fuoco uccidendo un 27enne e ferendo gravemente altri quattro giovani, tutti tra i 21 e i 25 anni.
Stando al lavoro degli inquirenti, i tre sarebbero riusciti a scappare dopo l’agguato al bar Shake, facendo perdere le tracce.
La dinamica della sparatoria e le ipotesi
Non è ancora chiaro il movente, ma le indagini starebbero seguendo la pista del regolamento di conti tra albanesi di bande rivali. L’ipotesi è che lo scontro sia avvenuto per il controllo delle piazze di spaccio.
Secondo quanto ricostruito, pare che il primo gruppo di cinque persone fosse seduto in un tavolo all’esterno del bar Shake. Raggiunto dalla fazione opposta, composta da altri quattro connazionali, lo scontro ha preso il via. A sparare sarebbe stato uno dei componenti del gruppo seduto al bar, che ha esploso almeno dieci colpi da una pistola semiautomatica.
Ad avere la peggio è stato un 27enne, Kasmi Kesen, morto sul colpo. Altre quattro persone sono rimaste ferite, di cui una ricoverata in gravissime condizioni. Altri due, invece, non sarebbero in pericolo di vita.
Al momento degli spari, all’ora dell’aperitivo, nel locale si trovavano almeno 50 persone.