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Un milione di persone in piazza a Varsavia in Polonia contro il Governo: il video e i motivi della protesta

A due settimane dalle elezioni in Polonia, circa un milione di persone sono scese in piazza a Varsavia appoggiando i partiti di opposizione al Governo

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Giuseppe Pastore

GIORNALISTA

Giornalista professionista, si occupa di attualità e politica parlamentare seguendo i lavori di Camera e Senato. Laureato in Giurisprudenza, muove i primi passi nel giornalismo scrivendo di cronaca e politica in Puglia per poi collaborare con alcune testate nazionali.

A due settimane dalle elezioni parlamentari in Polonia, in programma il 15 ottobre, circa un milione di persone sono scese in piazza a Varsavia per protestare contro il Governo in carica. La manifestazione si è svolta domenica 1° ottobre ed è stata indetta dall’ex premier Donald Tusk, già presidente del Consiglio europeo e attualmente leader di ‘Piattaforma Civica‘: il partito di opposizione in corsa per le elezioni insieme ad altre forze politiche che compongono la ‘Coalizione Civica’. Lo scopo della manifestazione è stato quello di incoraggiare i sostenitori dell’opposizione a recarsi alle urne per le elezioni.

I manifestanti scesi in piazza a Varsavia

I manifestanti della ‘Marcia di un milione di cuori‘ – così è stato definito il raduno – si sono schierati contro il Governo polacco, guidato da Mateusz Morawiecki (primo ministro in carica dal 2017).

“Il gigante si è svegliato, vinceremo le elezioni”, ha detto Donald Tusk rivolgendosi alla piazza, come riporta l’agenzia di stampa ‘Ansa‘.

Il leader di ‘Piattaforma civica’ Donald Tusk, il vicepresidente del partito e sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski e il candidato al Parlamento Michal Kolodziejczak, leader di Agrounia 

A Varsavia i manifestanti hanno sfilato per le strade della città portando in mano le bandiere della Polonia e dell’Unione europea. Al petto, invece, un cuore bianco e rosso: è il simbolo della coalizione centrista in corsa alle elezioni.

La coalizione centrista promette una Polonia più “tollerante”

Il leader di ‘Piattaforma Civica‘, Donald Tusk ha promesso ai suoi elettori una Polonia “dialogante con l’Europa e il mondo”.

Parlando al milione di persone scese in piazza, ha promesso che una vittoria della coalizione da lui guidata assicurerebbe un Paese “tollerante, sensibile ai problemi climatici e rispettoso dello stato di diritto”.

Sono i cardini del programma elettorale della coalizione centrista che, alle elezioni del 15 ottobre, intende sconfiggere il partito nazionalista attualmente al governo della Polonia.

A parlare nel corso della manifestazione di Varsavia, inoltre, è stato anche Robert Biedron, co-leader del partito ‘Nuova Sinistra’: “Siamo pronti a vincere e a formare un governo democratico, europeo e moderno”, ha detto, come riportato da ‘Ansa‘, Biedron.

La replica del primo ministro: “Vogliono creare una seconda Lampedusa”

Non è mancata la reazione del primo ministro Mateusz Morawiecki che ha accusato Tusk di voler far entrare in Polonia immigrati clandestini.

Vogliono creare una seconda Lampedusa“, ha detto Morawiecki che, come riportato da ‘Ansa‘, avrebbe aggiunto: “Il 15 ottobre ci saranno due visioni della patria sul tavolo davanti a tutti: la visione polacca di Jarosław Kaczyński e la visione tedesca di Donald Tusk”.

Secondo i sondaggi, il Pis (il partito nazionalista al governo del Paese) sarebbe ancora il primo partito con circa il 35% dei cittadini intenzionati a riconfermare l’attuale guida del Paese.

Il dato, elaborato dall’istituto di sondaggi Ibris, è fornito da ‘Ansa‘ che rivela anche come ‘Piattaforma civica‘, il partito guidato da Tusk, si piazzerebbe al secondo posto nelle intenzioni di voto con circa il 27% dei consensi.

Fonte foto: ANSA/EPA

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