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Un arresto a Milano per apologia della Shoah e 4 perquisizioni: 29enne esaltava Hamas ed era pronto alla Jihad

Un 29enne è stato arrestato dalla polizia a Milano per istigazione a delinquere finalizzate all’odio razziale e apologia della Shoah

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Sosteneva le azioni terroristiche di Hamas ed era pronto alla Jihad. Per questo un 29enne è stato arrestato dai poliziotti della Digos a Milano per odio razziale e istigazione alla Shoah. Molto attivo sui social, l’uomo diffondeva la propaganda di Hamas ed Hezbollah e manifestava un profondo odio verso il popolo ebraico e Israele.

Odio razziale e apologia della Shoah, arrestato 29enne a Milano

Nella mattinata di oggi, mercoledì 17 aprile, la polizia di Milano ha arrestato e posto ai domiciliari un ragazzo italiano di origini egiziane di 29 anni, incensurato, ritenuto responsabile di propaganda e istigazione a delinquere finalizzate all’odio razziale e religioso, aggravate dall’apologia della Shoah.

Le indagini che hanno portato all’arresto sono state condotte dai poliziotti della Sezione Antiterrorismo Internazionale della Digos della Questura di Milano e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e coordinate dalla Procura milanese.

Oltre all’arresto sono state eseguite perquisizioni nei confronti del padre del 29enne e di altre tre persone che hanno sostenuto e incitato le sue esternazioni sui social.

Una delle perquisizioni, nei confronti di un soggetto già noto per la vicinanza agli ambienti dell’estrema destra milanese, è stata effettuata in Svizzera con la collaborazione della polizia elvetica.

Esaltava Hamas ed era pronto alla Jihad

Le indagini sono partite dalla segnalazione di un internauta residente nel milanese che, all’indomani dell’attacco terroristico di Hamas in Israele del 7 ottobre 2023, aveva diffuso online esternazioni di chiara matrice antisemita e che esaltavano le azioni del gruppo estremista palestinese, dichiarandosi pronto a intraprendere il jihad e raggiungere il martirio combattendo.

Il 29enne aveva commentato con frasi discriminatorie e sessiste la tragica vicenda dello stupro, tortura e uccisione di una ragazza al rave e si era schierato pubblicamente con Hamas.

“Dio benedica i combattenti di Hamas, i guerrieri più coraggiosi del pianeta!”, sono le dichiarazioni da lui esternate in più occasioni, sia pubblicamente che in chat private, e riportate dalla polizia in un comunicato.

Le indagini

Dalle indagini è emerso che il giovane era molto attivo sui social e pubblicava quotidianamente e sistematicamente sui propri profili, traducendole in italiano, notizie e materiale di propaganda di Hamas e di Hezbollah.

Aveva avviato chat WhatsApp e Instagram con numerose persone che gli parevano attestate sulle stesse posizioni radicali e rilanciava sui social le riposte di approvazione ricevute in privato, che fungevano da volano di propaganda a sostegno delle organizzazioni terroristiche palestinesi e libanesi.

Oltre alla propaganda, il 29enne pubblicava sui social foto e video che lo immortalavano in costante allenamento fisico per prepararsi al combattimento. Inoltre da quanto emerso aveva anche effettuato delle ricerche sul web sui voli disponibili per raggiungere i teatri di guerra mediorientali.

Fonte foto: ANSA

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