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Trump incita alla violenza a pochi giorni dalle elezioni: "Non mi dispiacerebbe se sparassero ai giornalisti"

Trump torna a minacciare i giornalisti dicendo che non gli dispiacerebbe se venissero colpiti da dei proiettili

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Trump incita ancora alla violenza. Il candidato Repubblicano alla Casa Bianca ha affermato che, in caso di attentato, i proiettili prima di arrivare a lui dovrebbero passare attraverso i giornalisti e che questo “non gli dispiacerebbe”.

Trump incita ancora alla violenza

L’ex presidente Donald Trump, candidato repubblicano alla Casa Bianca, ha nuovamente incitato alla violenza contro i suoi oppositori, attaccando questa volta i giornalisti, durante un comizio in Pennsylvania.

“Per uccidermi qualcuno dovrebbe sparare attraverso i giornalisti presenti e la cosa non mi dispiacerebbe così tanto” ha detto Trump, citando il fallito attentato di questa estate nel quale era rimasto lievemente ferito.

Un comizio di Donald Trump

Si tratta di uno degli attacchi più diretti alla stampa che Trump abbia mai proferito. In passato aveva definito i media che non lo supportavano dei “nemici del popolo”, ma i bersagli della sua retorica violenta sono stati diversi negli ultimi comizi.

Le minacce contro Liz Cheney

Trump ha minacciato di recente, in un comizio in Arizona, Liz Cheney, figlia dell’ex vicepresidente Dick Cheney, che fu eletto insieme al repubblicano George W. Bush. Cheney è anch’essa repubblicana, ma si oppone alla leadership di Trump.

Di recente la 58nne deputata repubblicana ha chiesto all’elettorato del suo partito di votare Harris, in aperta polemica con la linea del partito. Trump ha risposto accusandola di essere una “guerrafondaia, come il padre”.

Mettiamola davanti a un fucile che le spara addosso e vediamo come si sente” ha detto Trump di Cheney. Lo Stato dell’Arizona sta ora indagando per verificare se queste dichiarazioni costituiscano una minaccia di morte e, quindi, un reato.

Cosa dicono gli ultimi sondaggi

Continua nel frattempo il testa a testa tra i due candidati, che tra due giorni si concluderà attorno alle 3 di notte ora italiana. I sondaggi continuano a restituire una parità quasi totale, con un lieve vantaggio accumulato da Trump negli ultimi giorni di ottobre.

Tra le rilevazioni che si sono fatte più notare c’è quella di Selzer & Co., sondaggista particolarmente quotata, che ha restituito Kamala Harris in vantaggio di 3 punti nella fortezza repubblicana dell’Iowa.

Un risultato del genere, pur sorprendente, difficilmente potrebbe decidere da solo le elezioni, dato che lo Stato del Midwest assegna soltanto 6 voti elettorali.

Fonte foto: ANSA

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