Treno deragliato, cosa è successo: le ipotesi degli investigatori

Sono iniziate le indagini per accertare le cause del deragliamento del treno Frecciarossa nel Lodigiano avvenuto all’alba. Il Procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro, in conferenza stampa, ha spiegato su quali piste si concentreranno gli investigatori.

Il treno è “deragliato all’altezza di uno scambio che doveva essere posto in una certa posizione e così non era”, ha spiegato, secondo quanto riporta l’Ansa.

Tuttavia, il cambio non dovrebbe essere stato manomesso. “Escludo qualsiasi riferimento a un’attività volontaria. L’ipotesi di attentato è destituita di ogni fondamento”, ha continuato il Procuratore.

“Sapete che ci sono state attività di manutenzione in quel tratto. Stiamo cercando di capire quali attività sono state svolte e che tipo di nesso ci sia tra questa attività e il verificarsi del disastro”, ha sottolineato.

“Questa è una delle ipotesi, le verifichiamo tutte”.  Domenico Chiaro ha precisato, riporta l’Ansa, che “lo scambio sembrerebbe avere una qualche connessione con il verificarsi” dell’incidente, in cui sono morti due macchinisti.

“I lavori di manutenzione vengono fatti perché qualcosa si è rotto, se no non c’è motivo per essere lì alle 4 e mezza del mattino”, ha continuato il Procuratore, secondo quanto riporta l’Ansa.

“Se lo scambio fosse stato dritto per dritto il treno non sarebbe deragliato, non è difficile da capire. Non era nella posizione che doveva garantire la libera percorrenza del treno”, ha specificato.

Domenico Chiaro ha ancora ribadito, in chiusura del suo intervento, che il tratto coinvolto “era una parte dello scambio interessato dai lavori di manutenzione”.

Nell’incidente è rimasta coinvolta anche un’addetta al bar Frecciarossa di 24 anni, che ha raccontato quanto avvenuto all’interno del treno durante i tragici istanti in cui è deragliato.