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CRONACA ESTERA

Tre soldati Usa uccisi in Giordania, la Casa Bianca ha confermato un attacco con drone: governo di Amman nega

Tre soldati Usa sono stati uccisi da un drone in Giordania. Il governo nega e accusa la Siria. Biden: "Erano patrioti" e indaga su responsabili

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

La Casa Bianca ha informato che domenica, in Giordania, sono stati uccisi i primi tre soldati Usa in Medio Oriente dall’inizio dell’invasione di Israele nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dal Comando centrale degli Stati Uniti (CENTCOM), la morte sarebbe stata causata da un attacco con droni nella notte. In una nota, Joe Biden ha accusato i gruppi radicali sostenuti dall’Iran. Il bilancio dell’attacco è di 3 morti e almeno 24 feriti.

Soldati Usa uccisi

I tre soldati Usa uccisi in Giordania sarebbero i primi dall’inizio del conflitto il 7 ottobre. Il bilancio dell’attacco, avvenuto durante la notte, ammonta a due dozzine di feriti oltre ai tre morti.

Si tratta delle prime vittime, ma non dei primi attacchi contro le forze americane stanziate in Medio Oriente Solo in Giordania infatti sono di stanza circa 3.000 soldati Usa, ma in precedenza ogni attacco era stata sventato in anticipo.

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Biden accusa gruppi radicali amici dell’Iran

La notizia delle vittime Usa (che arriva in un momento di tensione interna tra Texas e governo centrale) è stata data dalla Cnn e solo in seguito confermata dal presidente Biden con una nota ufficiale. Al momento, secondo quanto confermato dall’amministrazione, non ci sono molte informazioni sull’attacco, né sulle motivazioni. Biden ha però parlato di “miliziani sostenuti dall’Iran” senza fornire ulteriori dettagli.

L’assenza di informazioni è accentuata dalle notizie che corrono anche nel luogo dell’attacco. Secondo il governo giordano infatti la base Usa aggredita si troverebbe sul territorio siriano, non in Giordania, è che la base colpita sia quella di Al Tanf e non la Tower 22.

La risposta Usa

Dopo l’attacco con il drone (cresce la tensione, anche in Turchia dove due uomini armati hanno ucciso una persona), i combattenti sostenuti dall’Iran hanno iniziato a evacuare per paura di ripercussioni americane. Si indaga con il massimo della riservatezza sui responsabili dell’attacco. Lo stesso Joe Biden ha detto che chiederà conto “a tutti i responsabili nel momento e nel modo che sceglieremo”.

Intanto tra Giordania e Siria si scaricano la patata bollente. Il portavoce del governo giordano ha smentito che la base colpita sia sul suo territorio. Dall’altra parte la Siria, ancora nel mezzo di una guerra civile, è abitata da un gruppo numeroso di miliziani sostenuti dall’Iran. Le due basi (Tower 22 e Al Tanf) si trovano a soli 20 chilometri di distanza.

Fonte foto: ANSA

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