Trapianto domino alle Molinette di Torino: riceve un cuore nuovo, poi dona il suo e salva una donna
Alle Molinette di Torino un doppio trapianto: un uomo di 43 anni ha ricevuto il blocco cuore e polmoni, il suo cuore è stato donato a una donna di 51
Si chiama “trapianto di cuore domino” e in Italia non veniva praticato da quasi trent’anni. All’ospedale Molinette di Torino un paziente ha ricevuto il blocco cuore e polmoni e ha donato a sua volta il suo cuore a un’altra paziente.
- Trapianto cuore polmoni a Torino
- Trapiantato l'intero blocco cuore-polmoni
- I pazienti stanno bene dopo il doppio trapianto
Trapianto cuore polmoni a Torino
Ad essere sottoposto a un trapianto associato di cuore e due polmoni un catanese di 43 anni affetto da una grave patologia polmonare e del quale si conosce il nome di battesimo: Fabio.
Il suo cuore è stato espiantato e trapiantato a una donna di 51 anni. Il duplice intervento è durato in tutto dieci ore ed è stato eseguito in due sale operatorie contigue.
“Dopo quasi trent’anni – commentano alla Città della Salute di Torino – il trapianto di cuore domino si è nuovamente dimostrato una strategia ‘semplice’ per risolvere un problema complesso”.
Il paziente che ha subìto il trapianto multiplo soffriva di una disfunzione polmonare causata dalla Sindrome di Young.
L’uomo era in cura al Centro trapianti dell’ospedale Molinette di Torino già dal 2020. Sul paziente non sarebbe stato possibile effettuare il solo trapianto dei polmoni a causa di una grave asimmetria del torace.
Nella foto, una facciata dell’ospedale Molinette di Torino.
Trapiantato l’intero blocco cuore-polmoni
Asimmetria che ha reso necessario sostituire l’intero blocco cardio-polmonare, nonostante il suo cuore fosse in ottime condizioni.
A fine aprile è stato possibile reperire i tre organi da un unico donatore che si trovava a Roma.
La 51enne che ha ricevuto il cuore dall’altro paziente è affetta da Displasia aritmogena biventricolare.
I pazienti stanno bene dopo il doppio trapianto
La struttura informa che i due pazienti “stanno migliorando” e che il loro decorso “appare regolare”.
I medici dell’ospedale Molinette “oltre a grandi competenze hanno dimostrato di possedere una grande sensibilità“, afferma la sorella del 43 siciliano intevistata dall’agenzia ‘Ansa’.
“Siamo felici e orgogliosi. Fabio ha sempre lottato come un leone e negli ultimi mesi ha dato il meglio di sé”, aggiunge la sorella.
L’uomo “ha sempre avuto tanti sogni. Adesso vorrebbe fare una crociera. Può sembrare molto poco, ma le implicazioni prodotte dalla patologia di cui soffriva lo rendevano problematico”, conclude la donna.
Le Molinette di Torino si conferma un’eccellenza nell’ambito dei trapianti: a marzo un cieco ha ritrovato la vista da un occhio dopo l’autotrapianto di cornea. Si tratta del primo intervento di questo tipo al mondo.
E a dicembre un bimba è stata salvata grazie al trapianto di fegato collegato al cuore.