Trapianto di un cuore fermo da 20 minuti a Padova: è la prima volta al mondo, l'emozione del cardiochirurgo
Per la prima volta al mondo in Italia è stato effettuato un trapianto di un cuore fermo da 20 minuti: perché è una grande conquista
Un primato assoluto in Italia, a Padova, può cambiare per sempre la storia della Medicina. A Padova è stato effettuato un trapianto di un cuore fermo da 20 minuti, un intervento perfettamente riuscito e che è ora motivo di orgoglio per l’azienda ospedaliera locale. Il direttore di cardiochirurgia dell’Asl Padovana Gino Gerosa non nasconde l’emozione, con un placet che arriva anche dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
- A Padova trapianto di un cuore fermo da 20 minuti
- La gioia del cardiochirurgo e di Luca Zaia
- Come sta il paziente
- Cosa dice la legge
- Un altro successo a Torino
A Padova trapianto di un cuore fermo da 20 minuti
Per la prima volta al mondo a Padova ha avuto luogo il trapianto di un cuore fermo da 20 minuti, dunque senza attività elettrica, e l’intervento è stato completato con successo.
L’operazione è stata conclusa l’11 maggio e oggi, lunedì 15, la notizia del successo dell’intervento arriva alle pagine dell”Adnkronos’ dall’azienda ospedaliera universitaria di Padova.
A Padova è stato effettuato un trapianto di un cuore fermo da 20 minuti, per la prima volta al mondo
Come riporta ‘Ansa’, il donatore era un uomo deceduto per morte cardiaca con inevitabili conseguenze in termini di danni cerebrali, un quadro clinico che rendeva impossibile ogni disperato tentativo di accanimento terapeutico.
Il cuore era fermo da 20 minuti e, stando alla legge italiana, è stato possibile prelevare il suo cuore e trapiantarlo su un paziente padovano di 46 anni, cardiopatico e con due interventi nella sua storia clinica.
Il ricevente era in lista d’attesa dal 2020. Dopo la morte del donatore, il suo miocardio è stato sottoposto a tutti gli opportuni controlli sulla funzionalità, dunque è stato avviato l’iter per il trapianto.
L’intervento è avvenuto con la collaborazione del reparto di Anestesia e Rianimazione di Treviso diretto da Paolo Zanatta.
La gioia del cardiochirurgo e di Luca Zaia
Gino Gerosa, direttore di cardiochirurgia presso l’Asl di Padova, ha riferito all”Ansa’: “Per primi al mondo abbiamo dimostrato che si può utilizzare per un trapianto cardiaco un cuore che ha cessato ogni attività elettrica da 20 minuti”.
Quindi: “Questo risultato straordinario potrebbe portare ad un incremento del 30% nel numero dei trapianti, in un arco di tempo relativamente breve”.
Il governatore Luca Zaia si è unito all’entusiasmo del dottor Gerosa. Le sue parole: “Si apre una nuova pagina di storia sul fronte del trapianto di cuore, risultato di un lavoro di squadra eccezionale portato avanti dalla sanità veneta e da questi medici professionisti di grandissimo spessore
Come sta il paziente
Intervistato da ‘Repubblica’, Gino Gerosa ha comunicato le condizioni di salute del paziente: “Il paziente ha un decorso post operatorio regolare, il cuore funziona molto bene“.
Gerosa sottolinea l’importanza del lavoro di squadra che ha reso possibile la riuscita dell’intervento, con i colleghi di Treviso che hanno messo a disposizione le loro strutture.
Cosa dice la legge
Come già riportato, la morte cardiocircolatoria in Italia può essere dichiarata solamente dopo 20 minuti, per questo fino ad oggi si è preferito procedere solamente a seguito della morte cerebrale.
Con il successo dell’intervento da parte dell’Asl di Padova, invece, è stato dimostrato che un trapianto di cuore è possibile anche dopo 20 minuti di cessazione dell’attività elettrica dell’organo.
Un altro successo a Torino
Nel mese di marzo all’ospedale Le Molinette di Torino il mondo della Medicina ha raggiunto un altro primato.
Un paziente completamente non vedente di 83 anni ha potuto recuperare parzialmente la vista grazie a un autotrapianto, ovvero la costruzione di un occhio sano dai due non vedenti.
L’operazione è stata ultimata con successo, un tipo di intervento che ha rappresentato una “prima” mondiale.