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Torino, "vostra madre è morta" ma all'obitorio c'è un'altra persona: caos in una Rsa e l'ira dei familiari

Una famiglia riceve la notizia della morte della parente, ma quando arriva all'obitorio scopre che si tratta di un'altra persona

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Ferragosto e il surreale equivoco capitato in una Rsa torinese. La vicenda, raccontata dal Corriere della Sera, ha visto protagonista una famiglia che per alcune ore ha creduto che una cara parente fosse morta. In realtà si trovava nella casa di cura, viva e vegeta.

L’equivoco: i parenti scoprono che la salma nella bara non è quella della loro cara

Il qui pro quo è iniziato con una telefonata: l’Rsa in questione ha chiamato i figli della donna ricoverata. “Ci dispiace, purtroppo la signora è mancata”, è stata la triste comunicazione. Come da prassi, viene spiegato che il medico legale è già intervenuto e che il certificato di morte è compilato.

Quindi il personale della Rsa ha informato i parenti che la salma sarebbe stata traferita nella casa funeraria di San Mauro, dove persone care e conoscenti della donna avrebbero potuto fare visita e organizzare le pratiche per lo svolgimento dei funerali.

Intorno alle cinque del pomeriggio, i familiari e i figli di colei che si credeva deceduta sono andati alla casa funeraria, trovandosi innanzi a un cadavere che non era quello della madre. Attoniti e disorientati, hanno chiesto delucidazioni per capire che cosa stesse accadendo.

La rabbia dei familiari

Per alcuni momenti è scattata la confusione, con nessuno che è stato in grado di fornire una spiegazione dell’episodio. Anche perché i documenti riportavano che la salma fosse quella della donna dei familiari convocati a San Mauro: l’anziana nella bara avrebbe dovuto essere la persona nata nel 1921 nel capoluogo piemontese.

I familiari, dopo aver visto il corpo, hanno ribadito che quella non era la loro parente. Così sono stati chiamati i carabinieri che hanno cominciato a provare a fare chiarezza e a sbrogliare la situazione surreale venutasi a creare, raccogliendo anche lo sfogo dei parenti che si sono trovati innanzi una salma a loro sconosciuta.

L’intervento dei carabinieri e la risoluzione del giallo

I militari hanno così raggiunto la Rsa di Torrazza Piemonte. Cosa hanno scoperto? Che la donna centenaria data per morta era viva e stava trascorrendo tranquillamente la sua giornata. Immediatamente è scattato un secondo giallo: di chi era la salma portata a San Mauro?

Dopo una rapida indagine nell’Rsa, si è scoperto che quel giorno è sì morta una paziente della casa di cura, ma che il decesso non riguardava la centenaria bensì la sua compagna di stanza novantenne.

Si è appreso che al momento di compilare i documenti, si è verificato l’errore che ha innescato la lunga catena di equivoci. In breve, le due compagne di stanza sono state confuse. Il fatto ha mandato su tutte le furie la famiglia della donna centenaria: da un lato la gioia di saperla viva, dall’altro la rabbia per il surreale scambio di persona.

Gli agenti dell’Arma che si sono interessati al caso hanno poi recuperato i documenti e sequestrato la salma, che è stata portata nella camera mortuaria di Chivasso, dove si sono presentati i veri parenti, i quali sono stati informati dell’equivoco.

Fonte foto: I Stock

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