Roma, consigliere M5S: "Lavori fatti bene". Ma ha usato Photoshop
Il consigliere comunale di Roma, Paolo Ferrara, si è reso protagonista di una gaffe su Twitter, condividendo una foto ritoccata di un tombino
Tra i più grandi sostenitori di Virginia Raggi, a Roma, c’è sicuramente il consigliere comunale Paolo Ferrara. L’esponente del M5S, conigliere delegato dalla sindaca alla Polizia locale metropolitana e alle aree protette, si è reso protagonista di una gaffe su Twitter: in risposta a un utente che segnalava un problema a un tombino, ha risposto con una foto che annunciava l’avvenuta manutenzione. Ma lo scatto era stato ritoccato con Photoshop: bufera sul consigliere, che ha cancellato il tweet.
Roma, consigliere M5S: “Lavori fatti bene”. Ma ha usato Photoshop
Tutto nasce quando l’utente ‘Battaglia_persa’ pubblica la foto di un tombino otturato: “Dalla regia mi segnalano in zona Alessandrino ancora #LavoriFattiBene che speriamo a breve l’eroe Paolo Ferrara ci farà condividere in massa #ATestaAlta e #PanciaATerra. Se Roma si allaga è colpa dei cambiamenti climatici”.
Ed è qui che interviene Paolo Ferrara, pubblicando questa foto: la parte destra del tombino, però, è evidentemente ritoccata. E gli utenti, su Twitter ma non solo, gliel’hanno fatto notare.
Roma, gaffe del consigliere M5S con Photoshop: la replica
La replica di Paolo Romano è arrivata il pomeriggio successivo. Su Facebook, il consigliere si è difeso sostenendo l’ironia scritto queste parole:
“Cercano di nascondere quello che è sotto gli occhi di tutti i romani: le strade vengono finalmente rifatte ovunque!
Vogliono sconfiggere gli avversari con le strumentalizzazioni. In queste ore stanno girando alcuni articoli in cui mi si accusa di aver ritoccato la foto di un tombino. Non è vero. Ho semplicemente risposto ironicamente, all’interno di una discussione più ampia dove alcuni hanno cancellato i loro commenti rendendo la discussione incomprensibile, rispondendo ad una foto fake con un’altra foto fake che ho preso da internet. Era una risposta ironica e non credevo di dover dare spiegazioni.
La strumentalizzazione di questa vicenda ai romani in ogni caso non serve. Continuo a lavorare per Roma mentre gli altri parlano… parlano… parlano…”