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Tommaso Montanari a valanga contro Giorgia Meloni: "Figlia della destra violenta, la matrice è fascista"

Duro attacco di Tommaso Montanari a Giorgia Meloni e alla destra: l'analisi dello storico dell'arte tra l'aggressione in Parlamento e il paragone con Le Pen

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Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

Tommaso Montanari attacca Giorgia Meloni e la destra, rifacendosi alla storia di tale schieramento politico. Intervenuto in tv, ha parlato dell’impossibilità della premier di recidere il legame con il passato suo e del partito dalla matrice fascista.

L’attacco e il paragone con Le Pen

Secondo lo storico dell’arte, l’operato del Governo della leader di Fratelli d’Italia e l’aggressione subita dal grillino Donno non sono altro che un retaggio della matrice di destra di cui questo premierato è figlio.

Nella sua analisi, il rettore dell’Università per stranieri di Siena paragona la leader italiana a Le Pen, reduce dagli ottimi risultati delle elezioni europee in Francia e pronta a sfidare Macron.

Giorgia Meloni e Marine Le Pen insieme in un vecchio scatto

Montanari racconta di come Meloni sia guardata con occhi diversi rispetto alla leader di Rassemblement National, o ai neonazisti tedeschi. Per lui, la scelta atlantista e di continuità con Draghi nelle politiche economiche sono abili escamotage per far accettare il suo background.

“La Meloni non è un’altra cosa rispetto a loro, lei è stata solo molto più brava a raccontarsi”, dice. E sottolinea come ormai in Europa ci sia “una marea nera e che Fratelli d’Italia ne faccia parte”. Questo il succo del suo intervento a Otto e mezzo su La7.

Montanari cita inoltre l’esempio di Ordine Nuovo, definendolo “una pagina nerissima della nostra storia”. Tra i suoi fondatori c’erano Pino Rauti, per il quale Giorgia Meloni ha speso parole di apprezzamento e la cui figlia fa parte del governo, e Paolo Signorelli, il cui nipote era l’ex portavoce del ministro Francesco Lollobrigida.

L’aggressione in Parlamento

La dissertazione dello storico dell’arte parte dall’aggressione subita alla Camera dal deputato dei 5 Stelle, Donno, da parte di quello della Lega, Iezzi. “Quello che abbiamo visto in Parlamento appartiene alla storia della destra violenta italiana di cui Giorgia Meloni è figlia”, dice Montanari.

Secondo il rettore, il premierato fa collassare il potere legislativo e interviene anche sulla magistratura, un modo di fare dalla matrice fortemente di destra, una matrice fascista“.

Per Montanari le violenze fisiche in Aula sono una cosa inaudita, scene che l’Italia esporta così in tutta l’Europa.  “Inutile poi celebrare Matteotti, peraltro con qualche reticenza”, chiosa lo storico dell’arte.

Fonte foto: ANSA

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