Tokyo 2020, chi sono gli azzurri d'oro nella staffetta 4x100

Altro fantastico oro a Tokyo 2020 per l’atletica italiana, che mai aveva visto cinque trionfi alle Olimpiadi. Il quartetto di velocisti italiani composto da Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Eseosa Desalu e Lorenzo Patta ha vinto la medaglia d’oro nella staffetta 4×100 metri maschile.

Gli azzurri hanno vinto la finale con quattro frazioni da paura, tutte sotto i 10 secondi, chiudendo con il tempo di 37.50, nuovo record italiano e secondo miglior tempo europeo di sempre. Davanti a Gran Bretagna, argento in 37.51 e Canada, bronzo in 37.70.

Un successo arrivato dopo il leggendario oro conquistato da Marcell Jacobs nei 100 metri, la gara regina dell’atletica. E che si aggiungono alle vittorie di Antonella Palmisano e Massimo Stano nella marcia e di Gianmarco Tamberi nel salto in alto.

Con la vittoria nella staffetta, l’Italia arriva a quota 38 medaglie complessive (10 d’oro), stabilendo il nuovo record azzurro per una spedizione azzurra: superato il record di 36 medaglie che era stato raggiunto a Los Angeles 1932 e a Roma 1960.

Chi è Lorenzo Patta

Nato a Oristano – dove vive e si allena – il 23 maggio 2000, Lorenzo Patta ha scoperto l’atletica abbastanza tardi, solo nel 2016, partecipando e ottenendo ottimi risultati alle gare dei campionati studenteschi. Fino a quel momento si era dedicato al calcio, giocando come attaccante nel La Palma Monte Urpinu.

Dal 2018 si è dedicato esclusivamente all’atletica. Agli Europei under 20 del 2019 aveva vinto l’argento nella staffetta 4×100. Nella finale della staffetta di Tokyo ha corso nella prima frazione.

Chi è Marcell Jacobs

Marcell Jacobs è nato al El Paso, in Texas, nel 1994, ma ha però qualche difficoltà con l’inglese. Figlio di un militare di stanza alla caserma Ederle di Vicenza che pochi giorni dopo la sua nascita venne spedito in Corea del Sud, Lamont Marcell Jacobs fu riportato in Italia dalla madre, dove ancora bambino si trasferì a Desenzano del Garda in provincia di Brescia.

Da piccolo ha praticato prima il basket, cercando di seguire le orme paterne, e il calcio, per poi passare a 10 anni a calcare la pista di Desenzano del Garda con il tecnico Gianni Lombardi, storico organizzatore del meeting Multistars.

Il suo mito è la leggenda dell’atletica azzurra Pietro Mennea, campione olimpico nei 200 metri a Mosca 1980. “Anche se non l’ho mai conosciuto, ne ho sempre ammirato la fame, gli allenamenti e la voglia di portare in alto l’Italia con l’etica del lavoro” ha detto Marcell al Corriere della Sera.

L’atleta azzurro 26enne, neo campione olimpico nei 100 metri, è padre di tre figli. Ha corso la finale della staffetta 4×100 in seconda frazione, centrando una storica doppietta.

Chi è Eseosa Desalu

Eseosa Fostine Desalu è nato a Casalmaggiore (Cremona) il 19 febbraio 1994. Di origini nigeriane, è nato e cresciuto in Italia, acquisendo la cittadinanza quando è diventato maggiorenne.

Ha iniziato con l’atletica nel 2007, prima nella corsa a ostacoli e poi nella velocità senza barriere. Ha ottenuto importanti risultati nei 200 metri, diventando il terzo italiano più veloce di sempre sulla distanza, dietro Pietro Mennea e Andrew Howe.

Desalu ha corso la terza frazione della finale olimpica della staffetta 4×100.

Chi è Filippo Tortu

Nato a Milano il 15 giugno del 1998 da padre sardo e madre lombarda, Filippo Tortu è uno dei migliori velocisti della sua generazione. Cresciuto a Carate Brianza, dal 2020 vive e si allena a Milano. Nei 100 metri è stato campione europeo under 20 e vice-campione del mondo under 20.

Ma sopratutto è stato il primo italiano della storia a scendere sotto i 10″ nei 100 metri. Un record (9,99″) che ha stabilito a 20 anni nel giugno 2018, battendo il precedente primato di Pietro Mennea che resisteva dal 1979. Record che è stato poi migliorato da Jacobs a Tokyo 2020.

Ai Mondiali di Doha 2019 Tortu ha riportato l’Italia in una finale iridata dei 100 metri dopo ben trentadue anni, chiudendo al settimo posto.

Non è riuscito a ripetersi alle Olimpiadi, uscendo in semifinale. La rivincita è però arrivata con la staffetta, che ha chiuso da ultimo frazionista tagliando il traguardo di un soffio davanti all’inglese Mitchell-Blake.