Terza dose, la strategia è decisa: due nuovi parametri. La circolare

Sono due i nuovi parametri per decidere chi dovrà sottoporsi alla terza dose di vaccino anti Covid. Lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza in una circolare. Per ora si parte con i soggetti dagli 80 anni di età, personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani e, in un momento successivo, gli esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario.

Sanitari e fragili, chi deve vaccinarsi con la terza dose

Per quanto riguarda i sanitari, inizieranno coloro che svolgono le loro attività nelle strutture pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi, a partire dai 60 anni o con patologia concomitante tale da renderli vulnerabili a forme di Covid-19 grave o con elevato livello di esposizione a infezione.

Tuttavia, “in linea con quanto evidenziato dal CTS, la strategia di somministrazione di una dose ‘booster’ potrà includere anche i soggetti con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/pre-esistenti, previo parere delle agenzie regolatorie”.

Due parametri per decidere se estendere la terza dose a tutti

La popolazione “generale” non sarà coinvolta subito ma la strategia di offerta vaccinale “verrà invece decisa sulla base dell’acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell’andamento epidemiologico“. Due, quindi, i parametri: il parere del Comitato tecnico scientifico e l’andamento della curva.

Il parametro della curva dei contagi era stato già anticipato dal presidente dell’Aifa, Giorgio Palù.

Terza dose: quale vaccino e quando

Indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario, “sarà per ora possibile utilizzare come dose booster – si legge ancora nella circolare – uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia (Pfizer e Moderna). La dose ‘booster’ va somministrata dopo almeno 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario“.