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Terza dose ed effetti collaterali, il vaccino è sperimentale o no? Burioni ribalta tutto. Nuova lezione

Dal dosaggio degli anticorpi per la terza dose agli effetti collaterali, tutti i temi trattati nell'ultima lezione di Burioni a "Che tempo che fa"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Mentre in Italia iniziano le somministrazioni della terza dose del vaccino anti Covid per gli over 40, il virologo Roberto Burioni ha deciso di fare chiarezza sul tema del dosaggio degli anticorpi. Nella sua lezione di domenica sera a “Che tempo che fa” su Rai 3, Burioni ha voluto lanciare un nuovo appello ai telespettatori.

“Il dosaggio degli anticorpi prima della somministrazione della terza dose non ha nessuna utilità clinica”, ha annunciato Burioni nel programma di Fabio Fazio. In altre parole, come aveva già spiegato alcune settimane fa, non serve sottoporsi a un test sierologico prima di fare il richiamo del vaccino.

Misurare gli anticorpi prima del vaccino? La risposta di Burioni

Prima di tutto, Burioni ha illustrato il concetto del “correlato di protezione”, ovvero “un esame del sangue che determina se il paziente è protetto o no. Nel caso della rosolia è molto semplice, si possono esaminare gli anticorpi per capire se l’infezione può esserci o no. Se parliamo di influenza, però, è più complicato farlo e non si usa. In altri casi il correlato di protezione non c’è, come per il papilloma”.

“Nel caso del Covid, qual è la situazione?” Questa la domanda a cui ha tentato di rispondere l’esperto. “Sarebbe importante avere un livello di anticorpi che ci dice se il paziente è protetto, purtroppo questo non si è ancora riusciti a ottenerlo”.

Burioni ha poi ricordato “uno studio molto ampio in Israele che ha riguardato l’osservazione di pazienti infettati nonostante la vaccinazione e i ricercatori non sono riusciti a definire un titolo anticorpale protettivo. Per questo le istituzioni raccomandano di non valutare la protezione di una persona attraverso la quantità di anticorpi”.

Anticorpi ed effetti collaterali, il chiarimento di Burioni

Inoltre, ha aggiunto il professore, sembra che “valutare la quantità di anticorpi non serva nemmeno a valutare se ci saranno degli effetti collaterali“. Questi possono esserci, ha specificato Burioni, “in generale sono molto lievi come febbre e dolori diffusi ma non dipendono dalla quantità di anticorpi che un paziente ha nel momento della vaccinazione”.

“Facciamo la terza dose quando deve essere fatta – ha chiarito l’esperto – senza dosare gli anticorpi. Piuttosto, sulla terza dose stanno arrivando i primi dati da Israele e sono entusiasmanti sia dal punto di vista della sicurezza sia della protezione”.

Il vaccino anti Covid è sperimentale? Burioni risponde

Un altro tema toccato da Burioni durante la sua lezione a “Che tempo che fa” è se il vaccino contro il Covid sia sperimentale oppure no. Secondo il professore la risposta è no, perché si tratta di un vaccino “sperimentato”.

“Prendiamo uno degli ultimi vaccini approvati, quello contro il meningococco di tipo C, approvato nel Regno Unito nel 2015 e poco dopo anche in Italia”. In quel caso, la sperimentazione è stata fatta su 5 milioni di persone, invece quello per il Covid “su 110 milioni di persone solo nel Regno Unito”.

Molti dicono che “non sappiamo quali sono gli effetti a lungo termine“, ha ricordato Burioni, “ma non esiste nessun vaccino nella storia dell’uomo che abbia dato effetti a lungo termine oltre le due settimane dalla somministrazione e non esistono ragioni scientifiche che lascia pensare che questo vaccino abbia effetti a lungo termine. Molto più preoccupante il potenziale effetto a lungo termine del Covid”.

In conclusione, nessun farmaco presente in una farmacia “è stato sperimentato tanto quanto questo vaccino che è stato somministrato sotto controllo medico a un miliardo di persone. Dunque fate la terza dose quando va fatta“.

Fonte foto: ANSA
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