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Terza dose di vaccino Covid dopo 5 o 6 mesi: quando farla? Cosa dicono gli esperti e quali sono i rischi

La terza dose può essere somministrata, stando alle indicazioni ufficiali, dopo 6 mesi dalla seconda. Ma per alcuni esperti si potrebbe anticipare

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La terza dose di vaccini anti-Covid è uno step fondamentale nella campagna vaccinale. A fronte del nuovo picco di contagi, e in generale dell’aumento registrato negli ultimi giorni, il Governo e gli esperti consigliano vivamente ai cittadini di sottoporsi alla dose booster.

Mentre si discute la possibilità di un “super Green pass” con regole più severe per fronteggiare la nuova ondata, dal 22 novembre anche i quarantenni potranno ricevere la terza dose; in alcune Regioni si è partiti già con le somministrazioni e in una, addirittura, sono state aperte a tutte le età. Ma in che momento è meglio fare la terza dose?

Quando fare la terza dose: le indicazioni ufficiali

Le indicazioni ufficiali del ministero della Salute sono che a partire dal sesto mese dopo l’ultima inoculazione è possibile ricevere la dose booster. Questo perché dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario, l’efficacia protettiva dei vaccini tende a calare significativamente.

Terza dose dopo 5 mesi, cosa dicono gli esperti

Alcuni esperti si sono interrogati se sia possibile o meno anticipare la terza dose già dopo cinque mesi dalla seconda. In Austria, dove la situazione Covid sta assumendo dei contorni drammatici che hanno richiesto l’obbligo vaccinale, la terza dose viene somministrata addirittura dopo quattro mesi.

Il parere di Antonella Viola

Un’indicazione che secondo l’immunologa Antonella Viola “non pone alcun problema”. Al Corriere della Sera, l’esperta ha precisato che “incontrare il virus per via naturale avrebbe lo stesso effetto di ‘richiamo’ del booster. Ci sono virus che incontriamo di continuo nella nostra vita e che stimolano costantemente il sistema immunitario. La terza dose agisce nello stesso modo. Non è un pericolo”.

Ma per Viola la vera soluzione sarebbe seguire l’esempio degli Stati Uniti e “aprire a tutte le età“.

Il parere di Franco Locatelli

Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, ha detto a Sky TG24 che un’ipotesi “potrebbe essere quella di abbassare l’intervallo della terza dose dai sei mesi attuali ai cinque mesi, proprio perché abbiamo evidenze da Israele che la dose booster ha contribuito a rafforzare la protezione rispetto alla malattia grave o addirittura fatale, ma anche ridurre marcatamente la circolazione virale attraverso un’immunità sterilizzante”.

Il parere di Gianni Rezza

Anche il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha aperto in conferenza stampa alla possibilità di anticipare la terza dose: “Quelli che ad oggi non hanno raggiunto sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario sono soprattutto persone giovani. Accorciare questo intervallo non avrebbe effetti negativi e potrebbe dare qualche possibilità in più di accelerare la campagna vaccinale, è quindi un elemento da valutare con una certa attenzione”.

Il parere di Francesco Vaia

A “Stasera Italia”, il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma Francesco Vaia ha dichiarato: “Andiamo a vaccinarci già dal quinto mese per la terza dose, noi nel Lazio vaccineremo dal quinto mese e vaccineremo già le forze dell’ordine, cioè coloro che sono a contatto con il pubblico”.

In generale, dunque, da parte degli esperti non sembrano esserci particolari criticità nell’anticipare la terza dose di vaccino già dopo 5 mesi dall’ultima somministrazione, anche se bisogna comunque attendere indicazioni ufficiali.

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