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TERREMOTI E VULCANI

Terremoto in Grecia di magnitudo 5.8 avvertito a Brindisi, poi nuova scossa più lieve sempre nel Peloponneso

Si tratta del secondo forte terremoto avvenuto al largo della Grecia in pochi giorni. La potente magnitudo ha fatto in modo che le onde sismiche fossero avvertite anche in Sicilia, Calabria e Puglia, in particolare in provincia di Brindisi

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Un terremoto è tornato a scuotere la Grecia nella mattinata di venerdì 29 marzo: la scossa di magnitudo 5.8 si è verificata alle 9:12 nella costa occidentale del Peloponneso, al largo degli isolotti greci di Strofadi nel Mar Ionio. In Italia erano le 8:12. L’Ingv-Roma ha rilevato una profondità di 33 km. La scossa è stata avvertita chiaramente anche in diverse regioni del Sud, e in particolare nell’area di Brindisi. A distanza di diverse ore ce n’è stata un’altra, questa volta di magnitudo 3.9.

Terremoto in Grecia vicino le isole Strofadi

Queste le esatte coordinate geografiche: latitudine 37.3760, longitudine 21.2210. Come per le altre recenti scosse non si segnalano vittime o danni.

Le Strofadi sono costituite da due isolotti maggiori e da una moltitudine di scogli. L’isola maggiore è Stamfani e ospita un monastero. L’isola minore è Arpia ed è disabitata. Le Strofadi si trovano a 32 miglia a sud dell’isola di Zante.

L’Osservatorio sismico di Atene aveva inizialmente segnalato due terremoti distinti, con scosse di magnitudo 5.2 e 5.7. Poi è arrivata la precisazione in merito a un possibile “errore di sistema” e i dati sono stati corretti in un unico terremoto di magnitudo 5.7 sulla scala Richter.

Il terremoto avvertito anche in Puglia, Sicilia e Calabria

Gli echi delle scosse sono stati avvertiti distintamente in Puglia, ma anche nei comuni del sud-est della Sicilia e nella Calabria orientale, come hanno dichiarato numerosi cittadini che si sono riversati sui social per condividere la loro esperienza. Segnalazioni arrivano addirittura da Matera, in Basilicata.

Un altro terremoto avvenuto in Grecia, al largo dell’isola di Corfù, era stato avvertito anche nel Sud Italia alle prime luci dell’alba di venerdì 22 marzo.

Una seconda scossa di magnitudo 3.9

Alle 13:20 ora italiana, una seconda scossa, ma di magnitudo 3.9: stesso epicentro, ma a una profondità di 78 chilometri.

Continua lo sciame sismico al largo della Grecia

Sono giorni che la zona occidentale della Grecia viene scossa da violenti sismi, che fortunatamente scaricano la maggior parte della propria energia in mare.

Le precedenti attività sismiche avevano avuto luogo diversi chilometri più a nord, nel Mar Ionio Settentrionale. Questo l’elenco delle scosse avvenute nel mese di marzo (l’ora indicata è quella italiana):

  • 26 marzo – ore 14:52 – magnitudo 2.0;
  • 26 marzo – ore 10:00 – magnitudo 3.8;
  • 25 marzo – ore 18:31 – magnitudo 2.2;
  • 23 marzo – ore 5:59 – magnitudo 2.3;
  • 22 marzo – ore 6:20 – magnitudo 4.6;
  • 20 marzo – ore 6:19 – magnitudo 3.8;
  • 20 marzo – ore 3:46 – magnitudo 3.5;
  • 18 marzo – ore 00:47 – magnitudo 2.2.

Perché c’è stato un terremoto nel Peloponneso

Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, ha spiegato – ripreso dall’Ansa – che la scossa nel Peloponneso è “dovuta al fronte compressivo della catena ellenica, dove lo Ionio spinge e scende sotto la Grecia. Una compressione che si esplica con scosse lungo una linea che passa dall’Albania passando per le varie isole ioniche, Corfù, fino a Creta, con sismi che possono superare magnitudo importanti“.

Fonte foto: Tuttocittà.it

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