Tenta di strangolare la compagna davanti ai figli a Palagonia vicino Catania, arrestato 22enne
Femminicidio sfiorato nel Catanese: un 22enne ha tentato di strangolare la compagna e l'ha colpita in testa con una sbarra di ferro
Ancora un caso di maltrattamenti in famiglia, violenze che avrebbero potuto tramutarsi nell’ennesimo femminicidio. Accade a Palagonia in provincia di Catania, dove un giovane di 22 anni avrebbe tentato di strangolare la compagna per poi colpirla in testa con una sbarra di ferro. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri.
Tenta di strangolare la compagna a Palagonia
Il fatto è avvenuto a Palagonia, comune di 15 mila abitanti in provincia di Catania. Secondo quanto riporta Catania Today, il 22enne è stato arrestato dai carabinieri dopo l’ennesima aggressione ai danni della compagna.
L’ennesimo femminicidio è stato evitato solo grazie alla chiamata della vittima alle forze dell’ordine e al tempestivo intervento dei carabinieri.
Da quanto emerso, l’aggressione è l’ultimo episodio di una lunga serie di insulti, botte, umiliazioni e minacce di morte che la donna subiva dal convivente da diversi anni.
Cosa è successo
L’ultimo episodio alcune sere fa, al culmine dell’ennesima lite. Secondo quanto ricostruito, il 22enne avrebbe cercato di strangolare la compagna davanti ai loro figli di due anni e quattro mesi.
Poi l’avrebbe più volte colpita al capo con una sbarra di ferro. La donna è riuscita a chiamare i carabinieri: militari, subito intervenuti sul posto, hanno trovato evidenti tracce di sangue in casa e hanno bloccato l’uomo.
Dal racconto della vittima sarebbe emerso un quadro di violenza quotidiana che andava avanti in maniera abituale e reiterata da quasi cinque anni, spesso esacerbata dall’assunzione di stupefacenti da parte del giovane.
Compagna ferita, arrestato 22enne
La donna è stata accompagnata al pronto soccorso, dove è stata medicata e poi dimessa con una prognosi di 30 giorni. È stata poi trasferita in una località protetta assieme ai due figli piccoli.
Il 22enne è stato arrestato e portato al carcere di Caltagirone. Il giudice ha poi convalidato il fermo disponendo nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.