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Tar conferma sospensione decreto Cannabis Light: fino a quando si potranno sicuramente vendere prodotti orali

Il Tar del Lazio conferma la sospensione del cosiddetto decreto Cannabis Light: fino a quando sarà possibile vendere prodotti orali in Italia

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Il Tar del Lazio ha confermato la sospensione del cosiddetto decreto Cannabis Light, cioè il decreto del Ministero della Salute con cui s’inserisce il cannabidiolo (CBD) tra i medicinali che contengono sostanze stupefacenti. Per effetto di questa decisione, i prodotti orali contenenti Cannabis light sono ora consentiti.

Cosa hanno deciso i giudici sulla Cannabis Light

Il Tribunale amministrativo, lo scorso 5 ottobre, aveva già accolto l’istanza di sospensiva e fissato, per martedì 24 ottobre, una camera di consiglio per una valutazione collegiale. I giudici, con la loro ordinanza, hanno accolto le richieste cautelari proposte da IciImprenditori Canapa Italia – e hanno obiettato che non sono sufficientemente motivati i pericoli di una possibile dipendenza da cannabidiolo.

In vista della decisione del Tar, Raffaele Desiante, presidente dell’Ici, aveva dichiarato: “Ci auguriamo che in quella data il Tar confermi la sospensiva di un decreto che colpisce un’intera filiera: dai produttori alla vendita al dettaglio, mettendo a rischio anche posti di lavoro”.

Prodotti realizzati con Cannabis Light e derivati dalla canapa in un negozio di Roma.

Le motivazioni del Tar sul decreto Cannabis Light

Nelle motivazioni, come riportato dall’agenzia ‘ANSA’, il Tar ha rilevato che “la motivazione appare priva della richiesta integrazione istruttoria e non sufficientemente chiara in ordine al dirimente profilo degli ‘accertati concreti pericoli di induzione di dipendenza fisica o psichica'”.

Pertanto, i giudici hanno ritenuto sussistenti “i presupposti per la sospensione del provvedimento gravato, con fissazione a breve del merito in ragione della rilevanza della questione alla prima udienza pubblica disponibile da calendario della sezione”.

Quando è stata fissata l’udienza di merito

L’udienza di merito è stata fissata per la giornata del 16 gennaio del 2024.

Il commento dei Radicali

Luca Marola dei Radicali ha commentato così la decisione del Tar in alcune dichiarazioni riportate da ‘La Stampa’: “Quanto denunciavamo noi Radicali al momento della pubblicazione del decreto di Schillaci trova conferma nel giudizio provvisorio del Tar del Lazio. Decreto raffazzonato e senza nessuna evidenza scientifica e logica, se non assecondare gli interessi delle case farmaceutiche. Il decreto è stato infatti dichiarato carente nella sua motivazione”.

Marola ha aggiunto: “Attendiamo con serenità l’udienza di gennaio perché va contro gli interessi dei cittadini, degli ammalati e della filiera produttiva della canapa che, ricordiamolo a questo governo, è assolutamente made in Italy”.

Fonte foto: ANSA

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