Taiwan accusa la Cina e lancia l'allerta sull'ingresso dell'esercito di Pechino nel territorio dell'isola
Si alza la tensione tra Taiwan e la Cina dopo le accuse del ministro della Difesa di Taipei e le dichiarazioni sull'unificazione del premier di Pechino
Taiwan ha lanciato una nuova allerta per il possibile ingresso improvviso dei militari della Cina nei territori dell’isola. L’annuncio ha fatto in breve il giro del mondo, facendo aumentare le preoccupazioni per la sicurezza dell’isola tra gli osservatori internazionali.
- Le gravi accuse del ministro della Difesa taiwanese alla Cina
- "Navi straniere a Taiwan": così la Cina giustificherà l'attacco
- Cina annuncia nuove misure contro l'indipendenza di Taiwan
- Le motivazioni storiche delle tensioni tra la Cina e Taiwan
Le gravi accuse del ministro della Difesa taiwanese alla Cina
Secondo quanto riferito da Reuters, il ministro della Difesa taiwanese Chiu Kuo Cheng ha dichiarato che l’Esercito Popolare di Liberazione cinese potrebbe trovare dei pretesti per entrare in aree vicine allo spazio aereo e marittimo di Formosa.
La tensione tra le due nazioni è stata alimentata dal fatto che Taiwan sta intensificando gli scambi militari con gli Stati Uniti, proprio mentre la Casa Bianca ha aggiunto nuove aziende cinesi alla propria lista nera, indispettendo Pechino.
Il ministro della Difesa ha affermato che l’esercito cinese potrebbe fare un “ingresso improvviso” nella zona contigua di Taiwan e avvicinarsi al suo spazio territoriale, ovvero entro le 12 miglia nautiche dalle sue coste.
“Navi straniere a Taiwan”: così la Cina giustificherà l’attacco
La dichiarazione del ministro della Difesa di Taiwan è stata fatta in Parlamento durante un’interrogazione.
Chiu Kuo-cheng ha spiegato che l’Esercito Popolare di Liberazione potrebbe utilizzare come scusa la presenza di navi straniere nelle acque vicine a Taiwan per giustificare la propria presenza.
Ha anche sottolineato che Taiwan ha aumentato la sorveglianza e il pattugliamento delle acque e dell’aria intorno all’isola per prevenire eventuali incursioni cinesi.
Cina annuncia nuove misure contro l’indipendenza di Taiwan
Le accuse sui piani di invasione arrivano all’indomani del discorso del premier cinese Li Keqiang, che in apertura del congresso nazionale del Partito Comunista ha detto che il Paese dovrà risolvere la questione di Taiwan aderendo al principio della Unica Cina.
E lo farà adottando tutte le misure necessarie “per opporsi all’indipendenza di Taiwan” e “promuovere la riunificazione“.
“Dobbiamo promuovere lo sviluppo pacifico delle relazioni nello Stretto di Taiwan e lo sviluppo pacifico delle relazioni tra le parti e far progredire le relazioni e il processo di riunificazione pacifica della Cina”, ha sottolineato.
Le motivazioni storiche delle tensioni tra la Cina e Taiwan
La situazione tra Taiwan e Cina è stata sempre delicata, dal momento che Pechino considera l’isola come parte del proprio territorio, anche se Taipei ha una propria amministrazione eletta e una costituzione indipendente.
La comunità internazionale, tuttavia, per evitare conflitti, non ha mai riconosciuto il Paese, nonostante potenze come gli Stati Uniti ne abbiano legittimato l’esistenza con scambi diplomatici e commerciali continuativi.
L’allarme del ministro della Difesa di Taiwan è un segnale di come la situazione stia diventando sempre più tesa e imprevedibile.
Molti osservatori internazionali stanno monitorando attentamente gli sviluppi in Asia orientale, preoccupati per la possibilità di un conflitto armato tra le due nazioni.
La Cina, dal canto suo, sta invece osservando le mosse della Russia e della Nato in Ucraina, prendendo le misure per capire le conseguenze di un eventuale invasione dell’isola.