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Stupro di Piacenza, la vittima rompe il silenzio sul video virale: "Mi hanno riconosciuta"

Dopo le polemiche per il video dello stupro di Piacenza condiviso anche da Giorgia Meloni, ora parla la vittima: è stata riconosciuta dalle immagini

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Ha rotto il silenzio la 55enne ucraina presunta vittima dello stupro di Piacenza. Il suo dramma è diventato un caso politico dopo che anche Giorgia Meloni ha condiviso il video dell’accaduto. La leader di FdI si è giustificata dicendo di aver oscurato il volto, ma la vittima stessa ha detto di essere stata riconosciuta proprio dalle immagini.

Parla la vittima dello stupro di Piacenza

Nel batti e ribatti politico tra Meloni, Letta e altri esponenti impegnati in campagna elettorale, l’unica voce che conta è quella della vittima del presunto stupro di Piacenza. All’alba di domenica 21 agosto, un 27enne richiedente asilo avrebbe inseguito la donna e si sarebbe avventato su di lei.

Il tutto è stato ripreso da un passante e il video è stato ripreso dai canali social di Giorgia Meloni. Agli inquirenti, stando a quanto riportato da Agi, la donna avrebbe dichiarato: “Sono stata riconosciuta per colpa di quelle immagini” e si sarebbe detta disperata per questo.

La presunta violenza è accaduta in via Scalabrini, a Piacenza

Ora non si indaga solo sulla presunta violenza – col 27enne arrestato che nega ogni accusa – ma anche sul reato ipotizzato di diffusione senza consenso di materiale riproducente atti sessuali.

Aperta indagine sul video della violenza

Giorgia Meloni aveva definito “deliranti mistificazionile accuse del PD e di Enrico Letta sull’uso del video da parte della leader di Fratelli d’Italia. “Il video è oscurato in modo da non far riconoscere la vittima” aveva detto, parole però ora smentite dalla 55enne ucraina protagonista della vicenda.

Il Garante della privacy ha aperto un’istruttoria sulle immagini, il video è stato rimosso dal profilo della Meloni e anche i social hanno preso provvedimenti nei confronti di quelle immagini.

Secondo l’articolo 734 bis del codice penale, è vietato portare a conoscenza di un numero indeterminato di persone le generalità o le immagini di una vittima senza il suo consenso.

Facebook, Instagram e Twitter rimuovono il video

La bufera politica ha acceso di nuovo i riflettori sull’importanza di rispettare la deontologia giornalistica e non pubblicare video di violenze che potrebbero portare al riconoscimento della vittima.

Nel frattempo, però, i social si sono mossi: Facebook, Instagram e Twitter hanno rimosso il video dello stupro di Piacenza, per violazione del regolamento delle piattaforme.

Convalidato intanto il fermo per il 27enne originario della Guinea: l’uomo afferma di aver soccorso la donna dopo averla sentita urlare. È attesa ora la decisione sulla misura cautelare: la pm Ornella Chicca ha richiesto il carcere.

Fonte foto: 123rf

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