Scontro Meloni-Letta, le polemiche sul video della violenza sessuale a Piacenza e le "devianze" dei giovani
Scoppia la polemica per il video pubblicato sui social dalla leader di Fratelli d'Italia di una violenza sessuale avvenuta a Piacenza
Botta e risposta tra Enrico Letta e Giorgia Meloni su un video di una violenza sessuale a Piacenza, pubblicato dalla leader di Fratelli d’Italia sui social. “Indecente e indecoroso” per il segretario del Pd, a cui la presidente di Fdi ha replicato con parole dure. Nelle stesse ore le polemiche hanno investito Meloni per un altro video nel quale ha dichiarato di voler combattere le “devianze” dei giovani.
- Giorgia Meloni e le "devianze" dei giovani: le sue parole
- Le critiche a Giorgia Meloni per il termine "devianze"
- Giorgia Meloni e il video della violenza di Piacenza: l'altra polemica
- Botta e risposta tra Meloni e Letta: la replica
Giorgia Meloni e le “devianze” dei giovani: le sue parole
Il filmato è stato pubblicato sui suoi canali social della stessa Giorgia Meloni nella mattinata di domenica 21 agosto. Si intitola “Pronti a valorizzare lo sport e gli stili di vita sani“.
Nella didascalia del video è possibile leggere: “Quanti giovani rimangono vittime delle devianze come droga, alcol, spirale di violenza, quando vengono lasciati soli? L’antidoto più forte è lo sport. Investire sul ‘diritto allo sport’ significa investire sul futuro, coltivare i talenti, combattere le droghe, crescere le nuove generazioni di italiani cariche di quei valori che solo lo sport può offrire e trasmettere”.
#Pronti a valorizzare lo sport e gli stili di vita sani. Investire sul #dirittoallosport significa investire sul futuro, coltivare i talenti, combattere le droghe, crescere le nuove generazioni di italiani cariche di quei valori che solo lo sport può offrire e trasmettere. pic.twitter.com/l7Nwgjnz9P
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) August 21, 2022
Nel filmato, Giorgia Meloni cita l’esempio dell’Islanda, che da nazione europea col più alto tasso di consumo di droghe, alcol e tabacco tra i giovani e i giovanissimi negli anni Novanta è riuscita, nel giro di pochi anni, a ribaltare la classifica diventando la nazione più virtuosa, grazie all’istituzione di una sorta di “diritto allo sport” dedicato ai giovani.
Nel suo discorso, la leader di Fratelli d’Italia esplicita l’obiettivo: “Combattere le droghe, le devianze, crescere generazioni di nuovi italiani sani e determinati, carichi di quei lavori che solo lo sport può dare”.
Le critiche a Giorgia Meloni per il termine “devianze”
La scelta del termine “devianze” ha sollevato diversi commenti critici sui social network all’indirizzo della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Tra i tweet polemici spicca, per esempio, quello dell’ex Forza Italia Elio Vito: “Meloni vuole ‘Combattere le devianze…crescere nuove generazioni di italiani sani e determinati…’. E poi chi sarebbero i deviati, i malati… ormai siamo oltre il fascismo!”.
Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe, ha scritto: “Tu chiamale se vuoi… devianze. #Meloni”.
Anche il giornalista Riccardo Cucchi è intervenuto con un tweet sulla questione “devianze”. Il suo messaggio rivolto alla leader di Fratelli d’Italia: “Cosa sono le devianze on. Meloni?”.
Giorgia Meloni e il video della violenza di Piacenza: l’altra polemica
Quella sul termine “devianze” non è l’unica polemica che vede protagonista in queste ore Giorgia Meloni. La numero uno di Fratelli d’Italia è stata accusata da alcuni rivali politici per un altro video pubblicato su ‘Facebook’.
Nella tarda serata di domenica, Giorgia Meloni ha scritto sui social: “Non si può rimanere in silenzio davanti a questo atroce episodio di violenza sessuale ai danni di una donna ucraina compiuto di giorno nella città di Piacenza da un richiedente asilo. Un abbraccio a questa donna, alla quale la nostra società non ha saputo garantire la sicurezza di cui aveva diritto. A nome delle istituzioni italiane le chiedo scusa. La lotta al degrado, all’illegalità diffusa, all’immigrazione illegale di massa non sono concetti astratti, riguardano la vita quotidiana di ognuno di noi e soprattutto dei più fragili. Farò tutto ciò che mi sarà possibile per ridare sicurezza alle nostre città”. Il post della leader di Fratelli d’Italia contiene un video che riprende quanto avvenuto a Piacenza.
Con l’accusa di violenza sessuale è stato fermato un 27enne, originario della Guinea e con lo status di richiedente asilo, che ora si trova in carcere.
Enrico Letta ha dichiarato a ‘Radio24’: “Faccio un appello a tutti perché tutti stiamo dentro i limiti della dignità e della decenza. Il video postato da Giorgia Meloni su uno stupro è un video indecente e indecoroso. C’è il rispetto delle persone che deve essere prima di tutto, quindi invito tutti a fare una campagna elettorale in cui si parli delle cose e ci si confronti anche animatamente. Ma non si può essere irrispettosi dei diritti delle persone”.
Anche il leader di Azione Carlo Calenda ha criticato Giorgia Meloni su ‘Twitter’: “Denunciare uno stupro è un atto dovuto. Mostrarlo per fini di campagna elettorale è un atto immorale e irrispettoso in primo luogo per la donna che lo ha subito, che certamente non vorrebbe essere esposta sui social in questo modo. Giorgia Meloni vergognati”.
Botta e risposta tra Meloni e Letta: la replica
Dopo poche ore è arrivata la dura replica di Giorgia Meloni sulle parole del segretario del Pd Enrico Letta in merito al video di uno stupro pubblicato dalla leader di Fratelli d’Italia sugli account social e criticato, fra gli altri, dal dem. “Non consento a Enrico Letta – scrive Meloni su Facebook – di diffondere menzogne sul mio conto e fare bieca propaganda sul gravissimo stupro di Piacenza. Il video pubblicato sui miei social è oscurato in modo da non far riconoscere la vittima ed è preso dal sito di un importante quotidiano nazionale, a differenza di quanto da lui sostenuto”.
“Questi metodi diffamatori e che distorcono la realtà – ha aggiunto Meloni – sono ormai caratteristici di una sinistra allo sbando, lo sappiamo tutti da tempo, ma a tutto c’è un limite. Soprattutto quando si parla di stupri e violenza sulle donne. E mi vergogno francamente di leader politici che mentre usano uno stupro per attaccare me non spendono una parola di solidarietà per la vittima, evidentemente per paura di dover affrontare il tema dell’emergenza sicurezza aggravato dall’immigrazione illegale di massa. Che livello”, ha concluso la leader di Fratelli d’Italia.