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CRONACA NERA

Studente si toglie la vita: laurea ancora lontana e bugie sugli esami mai sostenuti alla base del suicidio

Studente si suicida a Chieti perché indietro con gli esami universitari. La sorella trova il corpo impiccato a una porta e chiama aiuto

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Avrebbe mentito su esami universitari mai sostenuti, poi la vergogna l’avrebbe spinto a commettere il gesto estremo. Sarebbe questa la motivazione alla base del suicidio di un ragazzo di 29 anni originario di Manduria (Puglia) trovato impiccato a Chieti.

Studente si suicida a Chieti

È stata la sorella a trovare il corpo del giovane, impiccato a una porta, rincasando nel pomeriggio di giovedì 6 aprile. I due erano coinquilini in un appartamento del quartiere Chieti Scalo.

La ragazza ha allertato immediatamente i soccorsi, ma quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

La spiegazione del gesto, come riporta ‘Il Messaggero’, sarebbe stata espressa dal giovane in un bloc notes di 42 pagine rinvenuto in casa.

In quello scritto il ragazzo avrebbe riversato il malessere provato per lo scarso rendimento universitario e per le bugie raccontate in merito agli esami mai sostenuti.

La polizia ha effettuato accertamenti sull’appartamento e sugli effetti personali del giovane. La salma è adesso a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Universitari che si suicidano, casi recenti

Il caso di Chieti è purtroppo solo l’ultimo di una lunga scia di dolore. La cronaca recente ha registrato una serie di suicidi commessi da giovani universitari. In ogni storia il filo conduttore è sempre lo stesso: esami non sostenuti e conseguente vergogna.

A inizio febbraio una ragazza di 20 anni si è impicca all’interno dell’Università Iulm a Milano. Nel suo messaggio di addio richieste di perdono e riferimenti a “fallimenti personali e nello studio”.

A ottobre 2022 un giovane di 23 anni ha organizzato la sua festa di laurea, ma vergognandosi di essere rimasto indietro con gli esami si è gettato nel fiume Reno a Bologna. Il suo corpo è stato ritrovato proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto discutere la tesi di laurea.

E sempre a Bologna, nel 2021, un ragazzo di 29 anni indietro con gli esami alla facoltà di Economia si è suicidato buttandosi giù dal ponte Stalingrado.

Si tratta solo di alcuni episodi di un elenco che purtroppo va periodicamente allungandosi.

Emergenza suicidio, numeri utili

Chiunque stia attraversando un periodo di profonda confusione e di dolore può trovare aiuto rivolgendosi alle strutture preposte.

Qui sotto tre riferimenti utili, fra i molti esistenti:

  • Telefono Amico Italia – telefonate 0223272327 (dalle 10:00 alle 24:00), chat WhatsApp 3240117252 (dalle 18:00 alle 21:00);
  • Samaritans – 0677208977 (dalle 13:00 alle 22:00);
  • Numero unico per le emergenze – 112 (sempre disponibile in caso di pericolo immediato).

Fonte foto: ANSA

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