Strategia anti Covid, polemica con Zaia: la replica di Crisanti
Il virologo torna sulla polemica con Zaia sulla paternità della strategia dei tamponi in Veneto
“Io sulle sofferenze e sui morti non voglio speculare“. Così Andrea Crisanti, responsabile del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, ha replicato all’Adnkronos al presidente del Veneto Luca Zaia in merito alle recenti polemiche sullla paternità della strategia regionale anti Covid-19. “Penso – ha detto – che dovremmo tutti quanti avere un po’ di senso di decenza, per rispetto a tutte le sofferenze e ai morti”.
In una intervista al Fatto Quotidiano, Zaia ha attribuito il merito a Francesca Russo, capo del Dipartimento di Prevenzione della Regione Veneto, e Domenico Mantoan, direttore generale Area Sanità e Sociale.
Crisanti ha affermato che “una polemica su quelli che possono essere i meriti ci sta in tutte le situazioni in cui c’è stato un grande risultato. Questo è normale, è nella natura umana cercare in qualche modo di accaparrarsi il merito”. Ma, aggiunge, “per quanto riguarda questa situazione particolare, ritengo che non sia una cosa eticamente giusta“.
“Se i piani sono protocollati, se sono autentici, chiedete a loro. Io non voglio attizzare polemiche sulle sofferenze e sui morti che ci sono stati, ha ribadito il virologo dell’Università di Padova.
“Penso che gli italiani abbiano visto sotto i loro occhi lo svolgersi di questa epidemia e abbiano visto chi ha fatto cosa. Hanno visto che cosa ho detto e su cosa mi sono battuto fin dall’inizio”, aveva detto Crisanti nei giorni scorsi. “Se vogliono che mostri tutta la documentazione lo farò, anche se preferirei non arrivare a questo punto”.
All’invito di Zaia di andare meno in televisione, il virologo ha risposto così: “Io non ho mai preso 1 euro da nessuna apparizione in tv. Ho solo partecipato a programmi di informazione e non ho mai sollecitato nessun intervento”.