"Riapro cinema e discoteche", poi l'accusa a Crisanti: parla Zaia
La polemica col professore: "Dovrebbe andare meno in televisione"
Uno degli attori politici protagonisti in questi mesi di pandemia è sicuramente Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. Il suo territorio è uno di quelli che è riuscito a contenere meglio l’emergenza, tanto da strappare una promessa al suo governatore: “Ho aperto le spiagge il 18 maggio e ho avuto ragione. Conto di riaprire le discoteche il 15 giugno. Se gli indicatori saranno buoni riaprirò anche cinema, teatri e tutto il circuito spettacoli“. Così il leghista in un’intervista concessa al Fatto Quotidiano.
Riapriranno, dal 1° giugno, anche le Rsa: “Per i nuovi ospiti ci sarà il tampone, l’isolamento per 14 giorni e poi un secondo tampone – ha spiegato Zaia -. Ci saranno mascherine per i visitatori, plexiglass e test rapido sierologico“.
“Abbiamo 300 case di riposo con 30 mila ospiti – ha detto il governatore -. Il 75% delle Rsa è rimasto a contagi zero, i positivi sono stati il 6%, i dipendenti il 3%. Numeri straordinari. Certo, in una ventina di Rsa il virus è entrato ed è stata strage”.
Zaia-Crisanti, la polemica continua
Il governatore Zaia, poi, è tornato sulla polemica col professore Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova: “Lui è uno scienziato di altissimo livello, gli abbiamo affidato il più grande laboratorio di microbiologia. Si occupa della fase di analisi. Ma ognuno deve fare il suo mestiere. Io in tv ci vado poco, solo interviste di qualità: Crisanti dovrebbe selezionare di più”.
Zaia cresce nei sondaggi, un pericolo per Salvini?
“I sondaggi – ha aggiunto Zaia – sono condizionati dalla vicenda Covid. Non crederete mica che Conte abbia davvero tutto quel consenso? Io sono affidabile e rispetto le gerarchie: Salvini può stare tranquillo“.