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Stato di mobilitazione straordinaria nei Campi Flegrei: cosa comporta la scelta del ministro Nello Musumeci

Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci ha firmato lo stato di mobilitazione straordinaria per i Campi Flegrei. Cosa succede adesso

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Firmato lo stato di mobilitazione straordinaria nei Campi Flegrei. La scelta del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci arriva dopo la lunga serie di scosse sismiche, e in particolare dopo quella di magnitudo 4.0 registrata lo scorso 20 maggio, in seguito alla quale 207 persone sono state sfollate.

Le dichiarazioni di Musumeci

Ho così accolto la richiesta del presidente di quella Regione allo scopo di fronteggiare la situazione di criticità che si è determinata dopo l’evento sismico del 20 maggio scorso, nell’ambito del fenomeno bradisismico in atto.

Così ha dichiarato Musumeci. Era stato il governatore della Campania Vincenzo De Luca a invocare l’intervento del Governo. De Luca aveva denunciato la mancanza di adeguate risorse e personale tecnico per i sopralluoghi sugli edifici danneggiati.

Pozzuoli, Tendopoli allestita dalla Protezione Civile a causa dello sciame sismico in corso nei Campi Flegrei.

Dopo la scossa del 20 maggio sono stati richiesti 1.200 interventi di verifica sugli edifici. Ad oggi ne sono stati effettuate meno di 900. Il recupero degli edifici, con i relativi lavori edilizi, sarà in carico ai proprietari. Sempre che il governo non decida di stanziare risorse ad hoc.

La forte scossa del 20 maggio ha danneggiato diversi edifici e il carcere femminile. I maggiori danni si sono registrati a Pozzuoli.

Cos’é lo stato di mobilitazione straordinaria

Anche prima della delibera dello stato di emergenza, il presidente del Consiglio dei ministri può decretare lo stato di mobilitazione del Servizio nazionale. La dichiarazione del premier arriva dietro proposta del capo del Dipartimento della Protezione civile e su richiesta della Regione o Provincia autonoma interessata.

La mobilitazione straordinaria prevede “l’utilizzo del servizio nazionale di Protezione civile a supporto dei sistemi regionali interessati mediante il coinvolgimento coordinato delle colonne mobili delle altre regioni e province autonome e del volontariato organizzato di Protezione civile di cui all’articolo 32, nonché delle strutture operative nazionali di cui all’articolo 13, comma 1″.

Tre livelli di allerta per le emergenze

La normativa classifica le emergenze di Protezione civile secondo tre livelli di allerta:

  • emergenze che affrontabili da singoli enti o amministrazioni in via ordinaria;
  • emergenze che richiedono, per natura o per estensione, l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni e che vanno fronteggiate con mezzi e poteri straordinari per periodi di tempo limitati;
  • emergenze di rilievo nazionale che devono essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari per limitati periodi di tempo. L’ultimo caso è quello relativo allo sciame sismico dei Campi Flegrei.

In questi giorni il Dipartimento della Protezione civile, ha spiegato il ministro Musumeci,

assicura il coordinamento dell’intervento del Servizio nazionale della Protezione civile, a supporto delle strutture regionali, allo scopo di concorrere ad assicurare l’assistenza ed il soccorso ai cittadini coinvolti. Al tempo stesso, stiamo lavorando, con i ministri interessati per competenza, ad una attenta ricognizione delle risorse finanziarie necessarie ai primi interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture pubbliche e delle abitazioni civili, a cominciare da quelle ricadenti in zone ad elevato rischio sismico in area bradisismica.

Il governo ha inoltre disposto un potenziamento del lavoro dei tecnici per l’ispezione degli immobili colpiti.

Fonte foto: IPA

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