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Spunta Benito Mussolini sullo scontrino di un bar a Cerea, la titolare: "Fascismo? Non cambio i miei ideali"

Polemica social sul bar Armando di Cerea, che emette scontrini con l'immagine di Benito Mussolini: presentata un'interrogazione parlamentare

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Il bar Armando di Cerea, in provincia di Verona, è tornato di nuovo al centro delle polemiche, come già 9 anni fa. Al bar di Maristella Finezzo, titolare dell’esercizio assieme alla madre, sono tornati gli scontrini fiscali con l’immagine di Benito Mussolini.

La polemica social

Quando scoppiò il caso, gli scontrini con l’immagine del Duce venivano emessi solo nel mese di ottobre, “in omaggio alla Marcia su Roma del 28 ottobre 1922”.

Da qualche tempo, però, la cassa lo stampa tutti i giorni dell’anno. La pubblicazione sui social di uno degli scontrini con l’effige di Benito Mussolini ha riaperto la polemica: diversi i commenti di condanna, ma c’è anche chi approva l’iniziativa delle due bariste.

La difesa della titolare del bar

In alcune dichiarazioni riportate dall’agenzia ‘ANSA’, la titolare del bar (assieme alla madre) Maristella Finezzo ha difeso così l’iniziativa: “So benissimo che ai comunisti dà fastidio che ci sia Mussolini sugli scontrini, ma più loro si scandalizzano e dicono di toglierlo, più mi convinco che invece deve rimanere. Non cambio i miei ideali“.

La titolare del bar Armando di Cerea ha poi aggiunto: “Come è avvenuto quasi 10 anni fa, qualcuno sta solo cercando di creare l’ennesimo caso, ma le critiche non ci toccano minimamente. Non ero nemmeno nata quando c’era il fascismo, ma credo che quanto fatto da Mussolini, al di là di orrori come le leggi razziali, sia stato assolutamente positivo per l’Italia. I problemi dell’Italia sono altri, non uno scontrino”.

Il pensiero sul governo Meloni

Maristella Finezzo ha anche espresso la sua opinione sul governo Meloni. Sull’attuale presidente del Consiglio la titolare del bar in provincia di Verona ha detto: “A me piace, si sta impegnando per sistemare la devastazione lasciata dalla sinistra che l’ha preceduta e governato per decenni”.

L’interrogazione parlamentare

Sul caso del bar di Cerea, Andrea Martella del Pd ha annunciato di aver presentato un’interrogazione parlamentare: “Oggi ho presentato un’Interrogazione al Ministro dell’Interno sulla vicenda, che ha destato molto sconcerto, di un locale di Cerea, in provincia di Verona, che emette scontrini con l’immagine di Benito Mussolini”.

Martella, nel suo lungo post, ha poi aggiunto: “Non si tratta di folklore: in Italia l’apologia del fascismo rimane un reato previsto dall’ordinamento e vi sono norme che vietano propaganda e diffusione di messaggi fascisti. Occorre che il Ministro chiarisca se sia a conoscenza di questi fatti e quali iniziative intenda promuovere per verificare l’eventuale violazione delle norme vigenti su questi espliciti e ostentati richiami al fascismo”.

Fonte foto: ANSA

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