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Spari nell'Università di Praga con almeno 15 morti e 24 feriti: morto l'attentatore di 24 anni David Kozak

Spari nell'Università di Praga con morti e feriti, sentiti diversi colpi di arma da fuoco. Morto l'attentatore: sarebbe uno studente di 24 anni

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

La polizia è intervenuta nella centrale piazza Jan Palach a Praga in seguito a degli spari segnalati nella sede della Facoltà di Lettere dell‘Università Carolina. Sul posto sono accorsi tutti i servizi di emergenza. Secondo le informazioni della polizia, ci sarebbero almeno 15 morti e 24 feriti. Secondo le prime informazioni in possesso della polizia di Praga, riportate dall’agenzia Ansa, il killer sarebbe uno studente di 24 anni di nazionalità ceca, David Kozak: sarebbe stato “trovato morto” all’interno dell’Ateneo, ma non è ancora chiaro se si sia suicidato dopo la strage.

Ucciso l’attentatore

Dalle immagini diffuse sui social si vede l’attentatore entrare a volto scoperto nell’università con un’arma pesante e vestito completamente di nero. In un primo momento la polizia aveva dichiarato che Kozak era stato “eliminato”, mentre successivamente le autorità hanno dichiarato che è stato “trovato morto”.

Il quotidiano ceco iDNES ha riferito che la caccia all’uomo sarebbe stata lanciata dalla polizia della Boemia centrale, regione della Repubblica Ceca, in relazione alla morte violenta di un uomo di 55 anni, forse il padre, che potrebbe essere legata all’attentato all’Università Carolina di Praga.

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Le frasi su Telegram

Da quanto riferito sui media locali, citati da Repubblica, Kozak avrebbe scritto su un canale Telegram creato pochi giorni prima dell’attentato, di essere stufo della vita, che tutti lo odiavano e che lui odiava tutti.

Il 24enne avrebbe detto anche di voler compiere una sparatoria di massa ispirandosi ad Alina Afanaskina, una ragazza di 14 anni che ha ucciso una persona in una scuola in Russia il 7 dicembre 2023. “Non ha ucciso abbastanza persone, cercherò di risolvere la cosa”, avrebbe scritto Kozak.

Il bilancio

L’agenzia di stampa Reuters ha riportato il contenuto di una mail inviata dall’Università Carolina ai suoi dipendenti, nella quale li si invitava a “rimanere sul posto, non muoversi, chiudere a chiave le porte dei propri uffici e mettere dei mobili davanti alla porta, spegnendo le luci”.

Alcune persone presenti nell’ateneo si sarebbero barricate nelle aule, stando alle dichiarazioni della portavoce Tereza Marková. Testimoni hanno scritto sui social di aver sentito diversi spari. Dopo alcuni minuti, l’edificio è stato evacuato, ma alcuni studenti sono rimasti per diverso tempo su un cornicione dell’Ateno nel tentativo di sfuggire al killer.

Le reazioni

Vit Rakusan, ministro dell’Interno, si è recato sul posto, confermando la morte dell’assalitore. Il sindaco di Praga, Bohuslav Svoboda, ha ammesso di essere “totalmente scioccato per quello che è accaduto”.

Si è detto “sotto shock” anche il presidente della Repubblica Ceca, Petr Pavel, mentre il primo ministro Petr Fial ha comunicato su ‘X’ di essere di ritorno verso Praga “a causa dei tragici eventi avvenuti alla facoltà di Filosofia di Praga”.

Reazioni sull’attentato all’Università Carolina sono arrivate anche dalle istituzioni europee: “Sono sconvolta dalla violenza insensata della sparatoria che ha causato diverse vittime oggi a Praga – ha scritto su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – Esprimo le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo ceco. Vi siamo vicini e piangiamo con voi”.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha inviato un messaggio al primo ministro della Repubblica Ceca, Fiala, in cui esprime “il più sentito cordoglio alle famiglie delle vittime della sparatoria avvenuta a Praga, la vicinanza ai feriti e a tutta la popolazione della Repubblica Ceca”.

La premier, attraverso una nota di palazzo Chigi, ha ribadito “la più ferma condanna di ogni forma di violenza, fanatismo e terrorismo, evidenziando che l’Europa ha il dovere di reagire e rafforzare ogni strumento utile a garantire la massima sicurezza dei cittadini”.

Fonte foto: Getty
Le foto della sparatoria all'Università di Praga: studenti barricati all'interno della biblioteca

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