Si aggrappa al treno in partenza a Loano e cade, morto 40enne: indagini escludono l'ipotesi del Train surfing
A Loano si è aggrappato a un treno in corsa: arrivato al passaggio a livello di Borghetto è caduto ed è morto. Esclusa l'ipotesi di 'Train surfing'
Iniziano ad arrivare chiarimenti sul dramma verificatosi mercoledì 10 luglio tra Loano e Borghetto Santo Spirito, in provincia di Savona, dove un uomo di 40 anni di origine irachena è morto dopo aver cercato di aggrapparsi ad un treno in corsa.
Inizialmente non era stata scartata l’ipotesi di trovarsi innanzi a un episodio di ‘train surfing’, ma dopo che gli inquirenti hanno analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza si è compreso che non si è trattato di un caso ascrivibile all’assurda sfida social.
- Si aggrappa a Loano a un treno in corsa e muore
- Le immagini riprese dalle telecamere
- Cos'è il 'Train surfing' e perché gli inquirenti hanno escluso questa ipotesi
Si aggrappa a Loano a un treno in corsa e muore
Il 40enne, secondo quanto ricostruito dagli investigatori e poi riportato dalla testata IVG, si trovava a bordo del treno da cui è poi precipitato. Con lui c’era la moglie.
La coppia, arrivata dalla Turchia, si stava dirigendo in Francia. A Loano il convoglio si è fermato, l’uomo è sceso per acquistare una bottiglia d’acqua. Probabilmente ha calcolato male i tempi, credendo di poter riprendere tranquillamente il mezzo. Fatto sta che il treno si è messo in movimento mentre lui non era a bordo. Così, si è aggrappato ad una delle porte.
Le immagini riprese dalle telecamere
Le telecamere di videosorveglianza installate in stazione hanno ripreso l’intero accaduto. Il 40enne, dopo essersi aggrappato, non ha mollato la presa.
Giunto all’altezza del passaggio a livello al confine con Borghetto Santo Spirito, forse per la fatica, non ha più retto ed è caduto, finendo violentemente a terra e riportando ferite mortali.
Sul posto si sono precipitati gli agenti della polizia locale di Borghetto e Loano, i carabinieri, che si sono occupati delle indagini, e gli agenti della Polfer, oltre ai volontari della croce rossa di Loano e gli operatori del 118. Purtroppo ogni tentativo di salvare il 40enne è risultato vano.
Cos’è il ‘Train surfing’ e perché gli inquirenti hanno escluso questa ipotesi
Non sarà eseguita autopsia in quanto la dinamica dell’incidente è più che chiara agli inquirenti che hanno anche scartato l’ipotesi del ‘Train surfing’. Di che cosa si tratta? Di una folle sfida social che circola ormai da qualche anno e che consiste nell’aggrapparsi alla coda di un treno, percorrendo un tratto o un percorso precedentemente stabilito.
Naturalmente il fine è quello di condividere la bravata sulle piattaforme della rete. L’ultimo episodio ha visto protagonista un 18enne di Ancora che ha percorso 100 chilometri sulla coda del treno Civitanova–Pescara.