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Sgravio alle mamme fino a 3 mila euro a prescindere dal reddito: chi sono quelle escluse nella bozza Manovra

La bozza della legge di Bilancio 2024 prevede uno sgravio fiscale del centro per cento rivolto alle mamme lavoratrici con almeno due figli

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Un esonero contributivo del cento per cento senza limiti di reddito per le lavoratrici, ma che abbiano almeno due figli e a determinate condizioni. È lo sgravio fiscale pensato dal Governo per le mamme con contratto a tempo indeterminato, tra le principali misure del pacchetto di aiuti per la famiglia inserito nella legge di Bilancio 2024.

Lo sgravio fiscale per le mamme

Come si legge nella bozza della manovra approvata in Cdm il 16 ottobre e attesa a giorni in Parlamento, il provvedimento che a partire dal 2024 e fino al 2026″ alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero del cento per cento della quota dei contributi previdenziali” fino al “compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile”.

Lo sgravio fiscale è rivolto “in via sperimentale”, sempre fino al 2026, alle “lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo“.

Giorgia Meloni nella conferenza di presentazione della manovra

Le altre misure: il ‘bonus nido’

Nel capitolo della manovra rivolto agli aiuti alle famiglie rientra anche l’aumento del contributo per pagare le rette degli asili, il cosiddetto ‘bonus nido’, che sarà innalzato di 2.100 euro fino a un massimo di 3.600 euro per ogni figlio nato nel 2024 in famiglie con Isee inferiore 40mila euro, nei quali ci sia già un bambino con meno di dieci anni.

Come riportato da ‘Repubblica’, con l’introduzione nel 2019 la misura prevedeva un buono da 1.500 euro, al quale si sono aggiunti nel 2020 altri 1.500 euro per chi ha Isee fino a 25mila euro e 1.000 euro per chi le famiglie nella fascia tra 25 e 40mila euro.

L’aumento previsto nella legge di Bilancio, si traduce nella pratica in 600 euro in più per chi arriva a 25mila euro di Isee e 1.100 euro per gli Isee tra i 25mila e i 40mila.

Il congedo

Altro intervento in materia di famiglia è l’aumento del congedo parentale, l'”ex maternità facoltativa”, che passa da un mese retribuito all’80% ai due mesi complessivi (fino al sesto anno di vita del figlio) con retribuzione all’80% per il primo mese e al 60% per il secondo, che diventa di nuovo l’80% ma per il solo 2024.

Fonte foto: ANSA

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