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Sequestrati 65 kg di merce avariata in un ristorante di Bologna: il blitz della Polizia locale in via Serena

Scoperta a Bologna, in via Serena, una cucina degli orrori: oltre 60kg di merce avariata, in un locale senza neppure autorizzazione sanitaria

Pubblicato:

Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

È da incubo la scoperta fatta dalla Polizia locale di Bologna in un locale della città. Le autorità hanno sequestrato oltre 60 kg di merce avariata, irriconoscibile anche per tipo. Il tutto in ambienti sporchi e sprovvisti di regolari autorizzazioni.

Tra la merce avariata anche pesce non identificabile

Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino, ad allertare la Polizia locale su quel particolare ristorante in via Serena, zona San Donato, sono stati proprio alcuni cittadini, allarmati dalle condizioni igieniche del posto.

E a quanto pare avevano ragione: gli agenti avrebbero sequestrato circa 65 kg di merce avariata. Vengono segnalati carni e pesci (alcuni dei quali neppure identificabili) abbandonati in diversi punti del locale, molluschi, pelle di mucca, sughi pronti e altri alimenti mal tenuti e segnalati.

La zona di Bologna dove è stato scoperto il “ristorante”

Tutto il cibo trovato nei frigoriferi del locale, sia precotto che semilavorato, non sarebbe stato provvisto delle obbligatorie indicazioni in materia di ingredienti e allergeni. Senza rintracciabilità, quel cibo è ritenuto pericoloso per i consumatori.

Il ristorante non aveva autorizzazione sanitaria

A rendere ancora più incredibile la situazione, è che il “ristorante” ispezionato in via Serena a Bologna era sprovvisto di una regolare autorizzazione sanitaria e quindi non avrebbe potuto servire cibo ai clienti.

Oltre al cibo avariato e irriconoscibile, stando alla fonte la Polizia locale ha riscontrato diversi altri problemi e una generale situazione igienica precaria: le superfici del locale erano molto sporche, le attrezzature incrostate e l’assenza di cappa aspirante impediva il ricambio d’aria.

Per la proprietaria un verbale da 2.500 euro

Di fronte a questo scenario, sorprende un po’ il provvedimento preso dagli agenti.  Nonostante gli oltre 60 kg di merce avariata sequestrata e gli altri problemi, la titolare stando a quanto riportato, è stata sanzionata con un verbale da 2.500 euro.

A questa sanzione se ne è aggiunta una seconda multa da 170 euro per occupazione abusiva esterna, perché la proprietaria aveva posizionato una lavagna su suolo pubblico senza averne il permesso.Inoltre, è stata trasmessa all’Ausl locale una richiesta di accertamenti per quanto riguarda autorizzazioni sanitarie, ambienti e attrezzature.

Un caso simile è stato scoperto a Salerno nelle scorse settimane: in un ristorante di sushi nel centro veniva servito cibo avariato ed è stato chiuso dai carabinieri.

Fonte foto: iStock

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