Sede Milan perquisita dalla Guardia di Finanza, indagati l’ad Giorgio Furlani e l'ex Ivan Gazidis
Perquisizioni in corso da parte della Guardia di Finanza presso la sede del Milan: sotto indagine il passaggio dal fondo Elliott al fondo RedBird
Il nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza è arrivata a Casa Milan, sede del club di Milano in via Aldo Rossi, per una serie di perquisizioni. Nel mirino dei finanzieri ci sarebbe il passaggio dal fondo Elliott al fondo RedBird, avvenuto nel 2022. Non sono escluse notifiche ai dirigenti del club per ipotesi di reato legati all’operazione.
- Perquisizioni della Guardia di Finanza presso la sede del Milan
- Gli indagati in Casa Milan
- L’operazione di acquisto di Gerry Cardinale
- Indagato anche l'ex ad del Milan, Ivan Gazidis
- Il comunicato ufficiale del Milan
Perquisizioni della Guardia di Finanza presso la sede del Milan
Sono iniziate nel primo pomeriggio di oggi – martedì 12 marzo – le perquisizioni del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza presso Casa Milan, sede dell’omonimo club in via Aldo Rossi.
Nel mirino degli inquirenti ci sarebbe il passaggio della maggioranza del club dal fondo Elliott al fondo RedBird, perfezionato nell’agosto del 2022.
Secondo quanto riportato da Repubblica, non si escludono notifiche a dirigenti del club per ipotesi di reato legate proprio all’operazione finanziaria. Le indagini sul passaggio della maggioranza del Milan al fondo RedBird erano state avviate nei mesi scorsi dalla Procura di Milano.
Gli indagati in Casa Milan
Gli agenti della guardia di Finanza avrebbero quindi controllato gli uffici dell’amministratore delegato Giorgio Furlani e del Chief Financial Officer Stefano Cocirio, che risulterebbero indagati. In particolare, Furlani sarebbe indagato dalla Procura di Milano per ostacolo alla attività di vigilanza della Figc.
Secondo il pm a capo delle indagini, Giovanni Polizzi, il sospetto è che alcune figure apicali del club abbiano ostacolato l’esercizio delle funzioni dell’autorità di vigilanza per le comunicazioni alla Figc sui reali titolari della società durante il processo di cessione della maggioranza del club.
Con tale operazione, il club era stato rilevato dal fondo RedBird Capital Partners, con a capo quello che è attualmente il proprietario del club di Milano, Gerry Cardinale.
L’operazione di acquisto di Gerry Cardinale
Nel luglio del 2018 il fondo Elliott, di proprietà di Paul Singer, aveva rilevato il Milan per l’inadempienza di Li Yonghong, che nel 2017 era subentrato a Fininvest (e allo storico proprietario, Silvio Berlusconi).
Quattro anni dopo è stato il turno di Gerry Cardinale, a capo del fondo RedBird Capital Partners, a rilevare il club. L’acquisizione da parte del magnate dei media americano aveva però fin da subito destato qualche sospetto, con il suo connazionale e proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso, secondo il quale Cardinale avrebbe acquistato il Milan con “soldi non suoi”.
L’ipotesi dei finanzieri è che Cardinale sia solo un proprietario “di facciata”, mentre in realtà a controllare il club sarebbe rimasto il fondo Elliott, guidato dall’imprenditore Paul Singer. Una ipotesi che, se confermata, avrebbe ripercussioni sul club sia da parte della giustizia ordinaria che di quella sportiva.
Indagato anche l’ex ad del Milan, Ivan Gazidis
Dagli ultimi aggiornamenti sulle perquisizioni della guardia di Finanza in Casa Milan, oltre all’ad Giorgio Furlani risulta indagato anche il suo predecessore, Ivan Gazidis.
Come riportato dall’ANSA, il club sarebbe estraneo all’inchiesta. L’ipotesi di reato contestata riguarderebbe anche altre due persone operative in Lussemburgo.
Il comunicato ufficiale del Milan
Intanto è arrivato anche il comunicato ufficiale dell’AC Milan, con il quale il club chiarisce la propria posizione in merito alle perquisizioni della Guardia di Finanza: “In merito alla perquisizione avvenuta in data odierna nella propria Sede, la società AC Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all’acquisizione della stessa, perfezionata nell’agosto 2022”.
“L’indagine – continua poi la nota della società sportiva – che coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, attuale e precedente AD del Club, ipotizza non corrette comunicazioni alla competente autorità di vigilanza. La società sta prestando piena collaborazione all’autorità inquirente“.