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Seclì, ultraleggero precipita all'interno di una cava: morto il pilota, era un manager tedesco in pensione

La vittima, ex manager tedesco in pensione, aveva alle spalle numerose ore di volo col suo velivolo

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Un grave incidente aereo ha provocato la morte di un uomo a Seclì, in provincia di Lecce. A perdere la vita è stato un ex manager tedesco, ora in pensione, che era alla guida dell‘ultraleggero che è precipitato all’interno di una cava del paese salentino. L’impatto e la successiva esplosione del velivolo non hanno lasciato scampo all’uomo.

Precipita ultraleggero, un morto

L’incidente è avvenuto poco dopo le 14 all’interno della cava a Seclì. Non si sa di preciso cosa abbia provocato la tragedia, ma a quanto appreso da La Repubblica l’uomo che guidava l’ultraleggero era un pilota provetto con molte ore di volo alle spalle.

Secondo quanto riferito da Lecceprima.it si tratterebbe del 65enne Nicolaus Alexander Bhrst.

Il velivolo è decollato poco dopo le 13 dall’aviosuperficie Macrì a Supersano. La vittima, ex manager tedesco in pensione che da qualche anno si era trasferito in Salento, a Supersano, era anche proprietario dell’aereo Stol precipitato.

Cosa si sa sull’incidente

La cava in cui è precipitato l’ultraleggero è l’Arcuti e si trova lungo la provinciale che collega Neviano a Sannicola ed è un sito utilizzato per l’estrazione della pietra da usare in varie attività industriali e artigianali. A quanto si apprende, alcuni testimoni avrebbero riferito di aver visto l’ultraleggero perdere lentamente quota per poi andare sbattere contro una delle pareti della cava.

Per l’uomo l’impatto con le pareti della cava e l’esplosione del mezzo sono state fatali, tanto che il corpo è stato recuperato dal groviglio di lamiere carbonizzato. La dinamica esposta da alcuni testimoni fa comunque propendere gli inquirenti all’ipotesi di un malore del pilota che avrebbe dunque perso il controllo del velivolo prima di schiantarsi contro la cava.

Sul posto si sono diretti anche i carabinieri della stazione locale, al lavoro per risalire all’identità della vittima, e i vigili del fuoco, per mettere in sicurezza la zona e permettere i rilievi utili a fare chiarezza sulle cause che hanno provocato il disastro. Su disposizione del pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce il velivolo è stato sottoposto a sequestro per successive perizie. La salma della vittima, invece, è stata restituita ai familiari.

Fonte foto: ANSA

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