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Scuole aperte anche in estate, la proposta del ministro Valditara: svelato il piano del governo Meloni

Chiaramente, afferma Valditara, "per venire incontro alle nuove esigenze dovremo concentrarci di più sulle scuole elementari e medie"

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

“Tenere le scuole aperte anche d’estate” ma su base volontaria, “per le famiglie di lavoratori che ne fanno richiesta, perché sì, il problema c’è e non è certo un problema secondario”. La proposta arriva dal ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.

La proposta

Intervistato dal quotidiano “La Stampa”, Valditara spiega che il governo Meloni sta “aumentando il tempo scuola sia con i ‘tutor’ sia con Agenda Sud. E ci mettiamo dei soldi” assicura il ministro, che poi aggiunge: “Stiamo già lavorando per venire incontro alle famiglie che giustamente chiedono aiuto“.

Il ministro spiega che hanno svolto o stanno svolgendo attività nel periodo estivo scuole che si trovano per il 54 per cento al Sud, per il 7 per cento in Abruzzo, Molise e Sardegna, e per il 39 per cento al Centro-Nord.

Chiaramente, afferma, “per venire incontro alle nuove esigenze dovremo concentrarci di più sulle scuole elementari e medie, perché è in quella fascia d’età che bisogna sostenere maggiormente le famiglie”.

Risposte “in due direzioni”: le parole del ministro

Valditara sottolinea che occorre dare risposte “in due direzioni”, ovvero “il contrasto alla denatalità e il tasso incredibilmente basso dell’occupazione femminile rispetto al resto d’Europa”.

Per questo, spiega, “erano stati stanziati 100 milioni di euro nel biennio”, in modo da “consentire l’apertura estiva di 2.800 scuole“.

Il ministro Giuseppe Valditara

A quei soldi, aggiunge il ministro, “ne abbiamo aggiunti altri, prendendoli dai fondi contro la dispersione scolastica, e così abbiamo avviato progetti in altri 768 istituti“.

La scuola secondo il governo Meloni

Il ministro Giuseppe Valditara spiega inoltre che i fondi Pnrr “sono un buon punto di partenza“.

La scuola che ha in mente il ministro “deve essere costruita a misura di studente, come un abito ritagliato su di lui. I ragazzi vanno accompagnati da figure specifiche – conclude – aiutati se hanno fragilità e stimolati nei punti di forza”.

E l’idea è quella di garantire ai ragazzi la possibilità di recuperare o potenziare le loro competenze, facendo in modo che, anche in piena estate, ci siano spazi di approfondimento, studio, formazione.

Il 26 giugno, il ministro, dopo il caso della promozione degli studenti di Rovigo che avevano sparato proiettili di gomma contro una professoressa, ha annunciato un ripensamento “sul significato e sul ruolo, all’interno dell’intero anno scolastico, del voto di condotta”.

Fonte foto: ANSA

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