Scoperto il nome del corpo trovato senza testa a Mareno di Piave, è Aninca Dota: si indaga sulle dinamiche
È stato dato un nome al cadavere senza testa ritrovato a Mareno di Piave, è di un'anziana scomparsa nel 2020: Aninca Dota. Si indaga sui fatti
È stato dato un nome al corpo ritrovato nei canali di Mareno di Piave nella giornata di giovedì: è Aninca Dota, anziana scomparsa nel 2020. La famiglia è stata avvertita del ritrovamento, ma è in corso anche l’accertamento del Dna. Si indaga ora sulle dinamiche dei fatti che tre anni fa hanno portato alla scomparsa dell’anziana 83enne.
Il ritrovamento
Giovedì una residente di Mareno di Piave ha ritrovato un corpo senza vita nel canale di scolo vicino la sua abitazione. Era uscita per controllare le condizioni del canale dopo le abbondanti piogge, ma ha invece scoperto un corpo senza testa e in avanzato stato di decomposizione. Fin da subito la Procura di Treviso ha sospettato che il cadavere fosse quello di un’anziana scomparsa nel 2020.
L’ipotesi si è poi rivelata corretta e, al netto di ulteriori indagini per averne la conferma (per esempio si stanno confrontando le cicatrici con le cartelle cliniche e si attendono i risultati del Dna) la famiglia di Aninca si è detta sollevata di avere un corpo e un luogo dove portare un fiore.
La scomparsa dell’anziana
Tre anni fa la famiglia di Aninca Dota aveva lanciato un messaggio in televisione, alla trasmissione Chi l’ha visto? nella speranza di ritrovarla. Le ricerche dell’anziana di 83 anni, scomparsa a luglio a Santa Lucia di Piave, non avevano portato a nulla. Fino a oggi.
Nella giornata di giovedì 13 luglio è stato ritrovato un corpo senza testa in un canale di scolo a Mareno di Piave e si è subito sospettato che potesse trattarsi della donna. Nella giornata di venerdì la conferma: è Aninca Dota.
Indagini sulle dinamiche
Le forze dell’ordine indagano ora sulle dinamiche dell’incidente che hanno portato al ritrovamento dopo 3 anni del cadavere dell’anziana. La famiglia, al momento della denuncia della scomparsa, aveva proposto l’ipotesi della caduta in un canale. Al tempo erano state disposte le ricerche con i sommozzatori nei canali (in questi giorni utilizzati nella ricerca dei due fratelli scomparsi nel Po), ma il corpo non era stato ritrovato.
Dopo giorni di nulla e dopo un tentativo a distanza di mesi, le ricerche avevano subito un arresto. Ora si vuole ricostruire la dinamiche dei fatti, ma l’ipotesi resta quella della caduta accidentale.