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Scoperti esemplari di granchio blu in Sardegna nella Grotta del Bue Marino, gli esperti: "Una minaccia"

Il rinvenimento di esemplari di granchio blu nella Grotta del Bue Marino in Sardegna preoccupa gli esperti, che parlano di "minaccia all'ecosistema"

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Alcuni esemplari di granchio blu sono stati rinvenuti in Sardegna all’interno della Grotta del Bue Marino, nel territorio di Dorgali (Nuoro), e la scoperta ha allarmato gli esperti. A segnalare l’avvistamento sono stati gli speleosub volontari della Phreatic Aps, che dal 2022 supportano l’attività della Società Speleologica Italiana.

Granchio blu rinvenuto nella Grotta del Bue Marino in Sardegna

La notizia ha avuto una forte risonanza tra la stampa locale e le redazioni nazionali.

‘L’Unione Sarda’ ha riportato il racconto di Andrea Marassich, speleosub e presidente della Phreatic Aps.

Nella Grotta del Bue Marino, in Sardegna, sono stati rinvenuti esemplari del granchio blu. Per gli esperti si tratta di una minaccia per l’ecosistema

Marassich ha raccontato: “È il primo anno che osserviamo il granchio blu nei mari del Golfo di Orosei ma non avremmo mai pensato di trovare diversi esemplari anche in grotta”.

Gli esemplari si sarebbero addirittura spinti “ad oltre mezzo chilometro dall’ingresso”, per questo “abbiamo immediatamente allertato i ricercatori”.

L’allarme degli esperti

Per Fabio Stoch, ricercatore della Libera Università di Bruxelles impegnato nel monitoraggio della grotta del Bue Marino, “siamo davanti a una grave e concreta minaccia per l’ecosistema“.

Per quale motivo? Stoch spiega: “il granchio blu è un predatore di grosse dimensioni e non ci aspettavamo si spingesse nelle grotte”, in quanto le grotte sono tendenzialmente luoghi dalle “scarse risorse alimentari”.

La presenza del granchio blu nelle grotte conferma quanto sia invasiva questa specie, che ora rischia di portare gradualmente alla “scomparsa delle specie endemiche” e alla “distruzione dell’intero habitat“.

Va detto, dalle dichiarazioni di Andrea Marassich, che gli esemplari che sono stati rinvenuti non si trovavano solamente a 500 metri di distanza dall’ingresso, ma anche nel Ramo Nord e nel Ramo di Mezzo.

Cos’è il granchio blu

Oltre all’allarme lanciato da Luca Zaia, il problema è arrivato anche sui tavoli del governo e Coldiretti ha rassicurato la popolazione proponendo di trasformare una potenziale calamità in opportunità: combattere il problema ai fornelli.

Il granchio blu – Callinectes sapidus – è noto anche come “killer dei mari” è un crostaceo originario dell’Atlantico del Nord che ora si è fatto strada nel Mediterraneo.

I suoi avvistamenti sono diffusi a macchia d’olio, prima dalla costa settentrionale dell’Adriatico fino al Mediterraneo con le prime segnalazioni dalla Toscana. Con gli avvistamenti in Sardegna e in Sicilia si conferma la sua presenza anche nelle isole maggiori.

Fonte foto: iStock

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